La variante B.1.1.529 del Sars-CoV-2 Omicron preoccupa tutto il mondo per la sua potenziale maggiore contagiosità e il timore che possa eludere i vaccini. Questa variante, è stata trovata per la prima volta in Sudafrica e sequenziata solo 5 giorni fa ma nel frattempo si sono registrati i primi casi in tutto il mondo. Anche in Italia. Secondo l’Oms questa variante “ha un gran numero di mutazioni, alcune delle quali preoccupanti“. Per questo motivo stanno continuando gli studi per capire se sia molto più contagiosa.

Dove è stata già trovata la nuova variante Omicron

La nuova variante sudafricana si sta diffondendo in tutto il mondo. Primi casi accertati anche in Botswana, Hong Kong, in Israele e in Australia ma anche in Europa, dove è stata sequenziata in Belgio, Gran Bretagna, in particolare a Nottingham, nel centro dell’Inghilterra, e a Chelmsford, nell’Essex. Tre casi confermati anche in Germania a Monaco di Baviera e Francoforte e anche in Italia, dove risulta contagiato un uomo che lavora in Mozambico ma vive in Campania. Allerta anche nei Paesi Bassi, dove sono risultate positive 61 persone in arrivo dal Sudafrica e almeno 13 hanno la variante Omicron. Primi casi anche in Repubblica Ceca e in Danimarca, si tratta di persone arrivate dal Sudafrica e dalla Namibia e ancora in Austria. Insomma, la nuova variante è arrivata in Europa e il timore di una diffusione rapida è molto alta.

Quali misure per contrastarla

Per questo motivo l’Europa ha deciso di blindarsi e stoppare tutti i voli in arrivo dal Sudafrica e dall’Africa Australe fino a quando non ci saprà con maggior certezza qualcosa in più sulla pericolosità di questa variante. Per il momento sono stati bloccati i voli in arrivo da Botswana, Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Zimbabwe. In vista di una riunione d’emergenza, inoltre, saranno rafforzati i controlli negli aeroporti internazionali.

Come anticipato, il primo caso di variante Omicron è stato trovato anche in Italia e ora si teme una diffusione nel nostro paese e conseguenti restrizioni. Secondo Andrea Crisanti, per evitare che la nuova variante possa diffondersi in modo incontrollato è fondamentale provvedere subito a zone rosse. Intervistato da Adnkronos Salute, il direttore del Dipartimento di medicina molecolare ha dichiarato che:

“Se questa variante è resistente al vaccino e se viene identificata in qualche area del Paese bisogna sigillare tutto, fare una specie di zona rossa, e confinarla. Non è che ci sono alternative. Sicuramente fare un lockdown dove questa variante si dovesse presentare ha un unico effetto: quello di guadagnare tempo, mentre si aspettano vaccini”

Fondamentale è capire se il vaccino è si o no efficace contro questa variante, nel caso contrario bisogna al più presto provvedere all’aggiornamento dei vaccini.

Vedi anche: Variante Omicron anche in Italia: possibili restrizioni sui viaggi e doppio tampone