Mentre si attende il picco della variante Omicron verso il 31 gennaio, in base a quanto sostengono gli esperti, sta destando preoccupazione la variante Omicron 2, una sottovariante che conterebbe più mutazioni e quindi potrebbe essere peggiore della Omicron originale.

Variante Omicron 2, il nuovo ceppo preoccupa

Attualmente sono stati registrati vari casi di variante Omicron 2 in Gran Bretagna, Cina, Israele, Danimarca, Australia, Canada e Singapore mentre in Danimarca rappresenta già la metà dei casi. Il rischio è che inizi a diffondersi come ha fatto Omicron e in poco tempo dilagare.

Al momento si sa poco della sotto-variante di Omicron, BA.2, considerata preoccupante sopratutto perché si tema che potrebbe superare la barriera del vaccino, anche se rimane fondamentale per la malattia grave.

Cosa cambia con la variante Omicron

Un primo studio pubblicato da Business Standard, infatti, sostiene che questa variante potrebbe essere non solo più contagiosa ma anche più violenta, anche se dalle prime analisi provenienti dalla Danimarca, sembra non via siano grandi differenze con la Omicron. Anzi. Secondo Marco Falcone, professore associato di Malattie infettive dell’Università di Pisa e segretario della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit):

“Quello che si sa da alcuni Paesi del Nord Europa è che”la sotto-variante Omicron 2 si diffonde più velocemente di Omicron. Però questo potrebbe voler dire che è più diffusiva o comunque vincente rispetto ad Omicron, ma non voler dire nulla dal punto di vista clinico. Anzi, la sotto-classe di Omicron ancora più contagiosa sarà verosimilmente anche meno letale e meno aggressiva”.

E se per la Omicron 2 servono maggiori certezze e studi, anche per capire come si diffonderà, l’Italia vede dilagare la variante Omicron e da lunedì 24 gennaio, altre 4 regioni potrebbero passare in zona arancione. Si tratta di Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo e Sicilia che raggiungeranno la Valle d’Aosta in fascia arancione mentre Sardegna e Puglia forse andranno in zona gialla.

Rimarranno, quindi, in zona bianca sicuramente solo Umbria, Molise e Basilicata.

Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Toscana e Veneto resteranno tutte in zona gialla. Con la zona arancione, i non vaccinati non potranno lasciare il proprio comune di residenza se non per motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Nella pratica per i vaccinati non cambia niente, mentre cambierebbe se la Regione finisse in zona rossa. A quel punto le restrizioni sarebbero per tutti.

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