La curva del contagio covid-19 è tornata di nuovo a salire e ora si teme non solo per la variante Omicron 2 ma anche per la nuova variante Deltacron.

Variante Omicron 2, sei nuovi sintomi intestinali fanno sospettare di essersi contagiati

Ma quali sono i sintomi per riconoscerla? Tra le novità, in base alle ultime ricerche, spuntano anche dei sintomi legati all’intestino che possono figurare come campanelli d’allarme per capire se si è stati contagiati da Omicron 2. Molti pazienti hanno segnalato dolori addominali, diarrea, nausea, gonfiore, vomito e bruciore di stomaco.

Della variante Omicron 2 si sa che è ancora più contagiosa di Omicron ma non è ancora chiaro se causa o meno sintomi o malattia più grave.

Uno studio inglese ha svelato che ci sono sei nuovi sintomi a cui fare attenzione: nausea, diarrea, vomito, dolore addominale, bruciore di stomaco e gonfiore. La variante Omicron causa sintomi respiratori come febbre, tosse, brividi, stanchezza, dolori muscolari, mal di gola o raucedine, congestione nasale, mal di schiena e perdita di appetito, sintomi che variano da persona a persona anche in base allo stato vaccinale. Al momento, Omicron 2 è al 34%, con 156.014 sequenze a livello globale ed è più diffusa rispetto a Omicron, con cui per adesso la differenza sostanziale rimane la maggiore contagiosità.

Arriva anche la nuova variante Deltacron ma è ancora poco diffusa

A fare paura è anche la nuova variante Deltacron, una variante “ibrida”, un mix tra la variante Delta e la variante Omicron. Attualmente è presente in Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Usa ma con pochi casi, come è stato comunicato dagli scienziati, quindi non si è diffusa esponenzialmente anche se gli esperti pensano che l’unico modo per bloccare nuove varianti sia continuare con le vaccinazioni anche nei Paesi più poveri.

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