Non solo il decesso di Giulia Lucenti, la ragazza di 16 anni morta in provincia di Imola poche ore dopo la somministrazione del vaccino Pfizer, ora arriva anche uno studio statunitense secondo il quale il vaccino in questione sarebbe per gli adolescenti più pericoloso del Covid stesso.

Vaccino Pfizer pericoloso per gli adolescenti

I ragazzi maschi tra i 12 e i 15 anni rischierebbero la miocardite. Questo il risultato finale della ricerca USA sugli effetti del vaccino Pfizer sugli adolescenti. Secondo tale studio quindi questo rischio non si ripercuoterebbe sulle ragazze, peccato però che è invece proprio una ragazza a perdere la vita in Italia, ad Imola, due giorni fa.

Aveva solo 16 anni Giulia Lucenti, e il giorno prima si era sottoposta al vaccino Pfizer. La madre ha trovato il corpo senza vita della figlia rientrando a casa. Ora i genitori chiedono l’autopsia per fare chiarezza sulle cause del decesso e per appurare se ci sia o meno correlazione tra la somministrazione del farmaco e la morte della giovane.

Giulia Lucenti soffriva dalla nascita di prolasso mitrale valvolare, e leggere ora che tale vaccino può provocare miocarditi proprio in questa fascia d’età fa decisamente accendere le antenne. Parallelismi con il caso italiano a parte, lo studio starnutente in realtà vuole dimostrare che i rischi maggiori con questo vaccino lo corrono proprio gli adolescenti sani, poiché hanno probabilità di ospedalizzazione sei volte maggiori rispetto a un ragazzo della stessa età che ha preso il Covid.

Vaccino Pfizer, rischio frenata?

In Italia si parla di vaccino obbligatorio, ma con questi presupposti sembra davvero folle voler proporre una vaccinazione obbligatoria di massa come sta accadendo ora su base volontaria. La soluzione migliore, a nostro avviso, rimane quella di vaccinare le persone a rischio, non soggetti sani, ragazzini che col Covid, al massimo, avrebbero i sintomi influenzali.

Questa ricerca potrebbe mettere sicuramente un freno a una proposta del genere e smorzare probabilmente anche gli entusiasmi dell’Ema.

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