Mentre si parla sempre più insistentemente della nuova variante Omicron che potrebbe bucare il vaccino Astrazeneca e non essere efficace con solo due dosi di vaccino Moderna o Pfizer, l’Ema ha dato il via libera al vaccino Novavax che dovrebbe arrivare nel 2022.

Come funziona il nuovo vaccino Novavax

Essendo un vaccino proteico è diverso rispetto ai vaccini mRna come Pfizer e Moderna e a quelli a vettore virale come AstraZeneca e Johnson & Johnson. Secondo gli esperti, potrebbe essere il vaccino in grado di convincere gli scettici che finora non si sono vaccinati.

Ma come funziona?

Il vaccino Novavax utilizza le proteine, quindi si tratta di un vaccino più tradizionale, viene somministrato con due dosi a tre settimane una dall’altra e contiene una versione della proteina Spike e un adiuvante’, sostanza che aiuta a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino. In bse agli studi, il vaccino in questione ha dimostrato la sua efficacia contro il virus nelle persone che hanno dai 18 anni in su, l’esperimento ha coinvolto 45mila persone.

Dal primo studio condotto negli USA, è stato dimostrato che con il vaccino Novavax, i casi sintomatici sono stati ridotti del 90,4% a partire da 7 giorni dopo la seconda dose. Un altro studio condotto nel Regno Unito ha dimostrato dati molto simili, con un’efficacia dell’89,7%. L’Ema in ogni caso ha precisato che i dati sull’efficacia del vaccino Novavax sono limitati in merito alla variante Omicron e la Delta. In Europa il nuovo vaccino arriverà nel 2022, verosimilmente nei primi mesi, già nel primo trimestre dovrebbero giungere 27 milioni di dosi che diventeranno 100 milioni tra il 2022 e il 2023.

Quali sono i possibili effetti collaterali

In merito agli effetti collaterali che tanto fanno paura, l’Ema ha spiegato che si tratta di effetti lievi o moderati che generalmente compaiono nei primi due giorni.

Tra i più comuni sono stati comunicati il dolore nel sito di iniezione, dolori muscolari, mal di testa, stanchezza, sensazione generale di malessere, dolori articolari e nausea o vomito. Secondo Marco Falcone, professore associato di malattie infettive all’università di Pisa e segretario della Simit: “Non parliamo di un vaccino con meno effetti collaterali o esente a priori da rischi. Come tutti i vaccini può avere le sue reazioni avverse, le sue risposte anomale”.

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