I vaccini con metodo mRna, quindi Pfizer e Moderna, possono avere effetti terribili a lungo termine, come l’insorgenza di malattie autoimmuni e tumori. È quanto affermato nello studio di recente pubblicazione del microbiologo Gabor Erbosi.
Vaccini e tumori, lo studio di Erbosi
Secondo il microbiologo, i vaccini a mRna, avranno gravi effetti collaterali a lungo termine, o quanto meno non è una questione da escludere. In primo luogo, l’insorgenza di malattie autoimmuni; in secondo luogo, tumori, in particolare i tipi di tessuti molli.
Naturalmente, il dibattito come sempre prende derive che il web ormai usa come prassi comune, soprattutto sui social, ben vengano però gli interrogativi e il dialogo costruttivo. Se il microbiologo in questione ha portato avanti prove concrete, allora non deve farsi attendere la risposta della comunità scientifica, e infatti, arrivano le reazioni dell’ISS e del San Raffaele, vediamo quindi cosa hanno detto in merito alle possibile controindicazioni a lungo termine dei vaccini in questione.
Vaccini e tumori, la risposta della scienza ufficiale
Riguardo le malattie autoimmuni, già da tempo l’ISS sul suo portale aveva dato la sua risposta: “La capacità di rispondere agli antigeni si sviluppa prima ancora della nascita e il sistema immunitario di un neonato è perfettamente capace di rispondere ogni giorno a migliaia di antigeni, molti di più di quelli contenuti nei vaccini”. Per quanto riguarda la questione tumori, risponde Burioni del San Raffaele e tranquillizza dicendo che in realtà la tecnologia di questi vaccini era già in fase sperimentale proprio per la lotta al cancro ancor prima che scoppiasse il Covid, e che tra i farmaci questi vaccini sono i più sicuri.
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