Con l’arrivo del freddo gli appassionati di sci e vacanze invernali si mettono all’opera per organizzare la consueta settimana bianca, ma quest’anno i rincari impongono dei paletti ben precisi e per molti concedersi qualche giorno sulla neve potrebbe diventare un vero e proprio lusso. Insomma, per farla breve, in pochi potranno permettersi una settimana bianca con questi rincari. Rispetto allo scorso anno i prezzi sono saliti ancora e tra alloggio, skipass, pasti, lezioni e attrezzature, si arriverà a spendere fino al 7,8% in più.

Vacanze invernali diventano un lusso: ecco quanto ci costeranno

Secondo i dati dello Skipass panorama turismo-Osservatorio italiano, passare una settimana in montagna sarà sempre più costoso. Su base nazionale si parla di rincari del 7,2% considerando solo le tariffe degli skipass. Di recente, infatti, abbiamo visto quali sono i prezzi degli skipass nei vari comprensori e di quanto sono aumentati. Le tariffe degli skipass non sono le uniche a preoccupare quando si parla di rincari. Incrementi consistenti sono legati anche al settore bar/ristorazione. Anche qui si può notare come le tariffe abbiano subito aumenti notevoli, pari al 13%. Questo significa che andare a mangiare fuori durante il soggiorno costerà il 13% in più. A questo aumento bisogna aggiungere quello legato alle camere e servizi, che arrivano all’8,2% aggiuntivi.

Per la settimana bianca, quindi, l’aggravio sale al 7,7% che cresce del 12,2% nel caso di weekend e periodi di alta stagione. I rincari toccano anche le scuole di sci del 7,8%, che significa circa 1 euro in più all’ora di lezione. Circa 53,50 euro di media nel caso di un corso individuale e di 26 euro nel caso di un corso collettivo. Il che vuol dire 3 euro in più rispetto al passato. Facendo due conti è chiaro che tra skipass, lezioni, alloggio e vitto, una famiglia o una coppia o un singolo individuo che decidono di passare qualche giorno in montagna, dovranno sborsare una cifra sicuramente importante.

I costi tra hotel, ristorazione, skipass e servizi

Le imprese del settore, invece, otterranno un incremento del fatturato del 3,7% rispetto allo scorso anno.
Le strutture alberghiere, residence, b&b, agriturismi, masi, case e alloggi vari avranno un aumento del 3,3%, i servizi legati alle attività invernali come sci, skipass, noleggio attrezzature, impianti di risalita etc, del 4,1%, mentre i servizi di ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento del 3,9%.

Da un lato, quindi, il quadro indicato riporta un aggravio di spese per chi sceglierà di fare le vacanze invernali e un aumento del fatturato, anche se non esagerato, per le imprese legate al settore. Una vacanza in montagna, quindi, quest’inverno avrà costi molto cari. Il trend sembra confermare, un po ‘come accaduto con i voli aerei, che le persone tenderanno a non rinunciare alle vacanze. Una tendenza che si è fatta forte dopo la pandemia, tanto che un recente sondaggio ha svelato che il prossimo anno gli italiani vorranno fare ancora più viaggi.

Riassumendo

  • Aumentano i costi per le vacanze invernali che diventano un salasso
  • Gli aggravi riguardano sia le strutre alberghiere che i ristoranti o bar, ma soprattutto skipass e lezioni di sci
  • Per le imprese del settore il fatturato sarà maggiore del 3,7%.