Sono ore cruciali in cui le notizie sul fronte pensioni si rimbalzano a ritmo incessante e stare dietro a tutte le novità è difficile per i lettori. Sono soprattutto i nati nel 1962 a seguire con interesse quello che deciderà il governo Meloni su Quota 103 e Quota 104 nel 2024. E proprio in queste ultimissime ore arriva una notizia che, se confermata, riaccenderebbe la speranza della pensione a 62 anni nel 2024. Ma per pochi, lo diciamo subito. Si perché avrebbe un costo, ossia una penalizzazione, che non tutti si potranno verosimilmente permettere.
In pensione a 62 anni, il governo ci ripensa?
Le novità sulle pensioni 2024 sono molteplici. Pur in assenza di una vera e propria riforma strutturale, il governo ha introdotto modifiche su più fronti. E in molti casi si tratta di requisiti più stringenti. Così è per il sistema a quote, con quota 103 sostituita da quota 104. Stessi contributi ma un anno anagrafico in più. Con questa nuova quota, unita alla riforma di Opzione Donna e Ape Social, diventava quasi impossibile andare in pensione a 62 anni nel 2024. Ma usiamo il passato perché qualche varco potrebbe aprirsi.
Ne avevamo parlato ieri e sembrano arrivare proprio ora voci che confermerebbero la notizia tanto attesa dai nati nel 1962: il governo potrebbe aver fatto un passo indietro su Quota 103 per il 2024, riaccendendo le speranze.
Ultimissime Quota 103 nel 2024, c’è accordo ma a pagamento e con finestre più lunghe
Dobbiamo però smorzare gli entusiasmi: quota 103 non sarebbe per tutti. Anzi così formulata sarebbe veramente per pochi. La penalizzazione sull’assegno infatti avrebbe un costo non indifferente. Non solo: non è pensata per chi ha fretta di ricevere la pensione. Si perché, stando ai rumor sull’accordo di maggioranza, le finestre mobili per la pensione anticipata passerebbero a sei mesi per i dipendenti privati e addirittura a nove mesi per chi ha lavorato nel comparto pubblico.
Seguiremo gli sviluppi anche nel week end aggiornando questo pezzo con le conferme che arriveranno sul fronte pensioni e, in particolare, sulla proroga di quota 103 per il prossimo anno.