
L’Istituto Piepoli per il programma Porta a Porta di Rai 1 ha realizzato un sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani per le elezioni Europee che si terranno a maggio, sul reddito di cittadinanza, la quota 100 ed il divieto dell’uso dei telefonini a scuola. Sono stati intervistati maschi e femmine italiani da 18 anni in su ed è stata effettuata una suddivisione per età e sesso. Ecco cosa voterrebbero gli italiani.
Sondaggi politici elettorali: cosa voterebbero gli italiani alle Europee
Per quanto concerne le intenzioni di voto degli italiani alle Europee la Lega resta il primo partito con il 31% dei voti con un +24,8% rispetto ai risultati del 25 maggio 2014. Forza Italia, invece, nel sondaggio viene dato al 9,5% con un -7,33% dello 2014 mentre Fratelli d’Italia raggiunge il 5% con un +1,33% rispetto ai risultati del 25 maggio 2014. E ancora Noi con l’Italia –Udc nel sondaggio viene dato allo 0,5% con un -3,88% rispetto al 2014.
Il grande perdente risulta essere il Partito Democatico che sarebbe votato dal 18% degli intervistitati con un -22,82% del 2014 mentre altri di Centro Sinistra sarebbero all’1% con un -5% rispetto alle ultime votazioni europee. Chiudiamo con il Movimento Cinque Stelle con un 28% ed un ottimo +6,84% rispetto al 2014.
Quota 100, reddito di cittadinanza, Quota 100 e divieto telefonini a scuola
Nel sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli per la trasmissione Porta a Porta (pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze il 30 gennaio) è stata fatta la seguente domanda: quanto si considera il reddito di cittadinanza uno strumento efficace contro la povertà. Ecco le risposte:
- hanno risposto certamente sì: l’8% e
- probabilmente sì: il 29%. Il totale dei giudizi positivi è stato il 37%,
- hanno risposto probabilmente no: il 28% degli intervistati e
- certamente no: il 29%. Il totale dei giudizi negativi è stato il 57%. Il 6% non ha saputo rispondere o è senza opinione.
Alla domanda “Lei crede che la Quota 100″ sia uno strumento valido per andare prima in pensione rispetto a quanto prevedeva la Legge Fornero, gli intervistati hanno così risposto:
- hanno risposto certamente sì: il 19% e
- probabilmente sì: il 39%. Il totale dei postivi è stato il 58%,
- hanno risposto probabilmente no: il 20% degli intervistati e
- certamente no: il 13%. Il totale dei giudizi negativi è stato il 32%. Il 10% non ha saputo rispondere o è senza opinione.
E infine sulla proposta di divieto cellulari delle classi delle elementari e medie nei luoghi e negli orari dell’attività didattica:
- hanno risposto che sono molto d’accordo: il 62%,
- abbastanza d’accordo: il 23%. Il totale positivi è stato quindi dell’85%,
- hanno risposto poco d’accordo: l’8% degli intervistati e
- per nulla d’accordo: il 4%. Il totale dei giudizi negativi è stato del 12%. Il 3% non ha saputo rispondere o è senza opinione.
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