Il Green Pass rischia di diventare davvero uno strumento di odio sociale? Entro la primavera si dovrebbe raggiungere il 95% di immunizzati tra vaccinati e chi è stato contagiato, per questo motivo sarebbe ora di rivedere la strategia legata al Green Pass.
Ultime notizie Green Pass, perché rischia di diventare strumento di odio sociale
A sostenere questa tesi è il primario della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, che a Tv2000 ha parlato del Green Pass come strumento per far vaccinare le persone ma con la quasi totalità delle persone immunizzate rischia di diventare uno strumento di odio sociale:
“Le misure devono essere sostenute fino a quando hanno un senso sanitario, quando hanno un senso di divisione sociale vale la pena ripensarle. Green pass illimitato per chi fa la dose booster? credo che sia plausibile chi ha il booster oggi ha un’immunità duratura”.
Quarta dose e mascherina all’aperto
Bassetti ha parlato anche della quarta dose, da non fare ravvicinata alla terza come si è potuto notare dai dati israeliani.
L’infettivologo esclude comunque danni da vaccinazioni ravvicinate e dire che la quarta dose causa il blocco immunologico è fare un favore ai no-vax che già stanno facendo una campagna contro.
Sulla mascherina all’aperto, ha sottolineato l’inutilità di doverle indossare, considerando che in altri paesi come Spagna, Francia e Gran Bretagna non è necessario indossarle fuori, visto che per combattere la variante Omicron, l’unica arma è la vaccinazione: “Una variante così contagiosa le mascherine non la fermano, l’unico strumento per fermarla è la vaccinazione soprattutto con la tripla dose”.
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