Quando si circola in autostrada quasi tutti gli automobilisti devono fare attenzione ai tutor che segnalano la velocità, perché si rischiano multe molto salate. In alcune tratte autostradali, però, da tempo molti tutor sono disattivati. Non a caso gli automobilisti si stanno chiedendo che cosa sta succedendo e per quale motivo questi sistemi risultano sospesi.

Un motivo chiaramente c’è. Alcuni tutor sono stati spenti a causa dei lavori che stanno interessando diverse tratte autostradali. Si tratta dell’ A6 (Torino-Savona) e della A7 (Milano-Genova) e A26 (Genova-Gravellona Toce).

Il motivo per cui sono spenti e quindi non stanno più segnalando la velocità, è che a causa dei lavori e dei cantieri, è impossibile registrare la velocità media delle auto.

Dove e perché sono sospesi i tutor in autostrada

Si tratta, però, solo di una sospensione temporanea. Come scrive il Corriere della Sera, che riporta le parole della Polizia Stradale, sulle autostrade segnalate:

“la Polizia Stradale sta comunque svolgendo servizi di controllo della velocità istantanea attraverso apparecchiature di rilevazione mobili. Una volta completati i lavori, con la rimozione dei cantieri, sarà possibile ripristinare i controlli della velocità media con il sistema Tutor”.

Grazie ai tutor, da quando sono stati introdotti nel 2005, nel giro di un anno il tasso di mortalità si era ridotto del 51%. Un numero molto importante. Sulle tratte interessate, attualmente, si auspica che la riattivazione dei sistemi di rilevazione, possa avvenire entro fine anno.

In questo momento, infatti, i tutor sono disattivati a causa di un piano di ammodernamento che dovrebbe dare grossi benefici alle autostrade. Dopo il crollo del Ponte Morandi, infatti, è in atto un piano di ammodernamento per Autostrade per l’Italia che prevede una spesa di 21 miliardi. Da più di due anni anni i lavori hanno preso vigore e interessato 22mila cantieri con più di mille chiusure, entro il 2024 i cantieri scenderanno e ancor più dal 2026, quando non ci dovrebbero più essere problemi legati ai cantieri.

Blocco auto diesel euro 5 in Piemonte

Intanto, negli ultimi giorni si parla spesso del blocco auto diesel euro 5. Da metà settembre in Piemonte dovrebbe scattare lo stop a questi tipi di veicoli. Da ottobre, invece, saranno in vigore nuove regole per quanto riguarda l’Area B e C a Milano. L’obiettivo delle grandi città, le più trafficate, è proprio quello di limitare i danni dell’inquinamento a causa dei motori. Se a Milano si prevedono nuove regole per l’Area B e un rialzo delle tariffe per l’Area C, in Piemonte sta suscitando qualche polemica la decisione di stoppare questi veicoli.

Il blocco dei veicoli diesel Euro 5 in Piemonte dal prossimo 15 settembre è quindi arrivato sul tavolo dei Consiglio dei ministri, e il vice premier, Matteo Salvini ha già anticipato che sono previsti degli approfondimenti tecnici per cercare di evitare di danneggiare molte famiglie. Il governo, insomma, vorrebbe posticipare o bloccare l’entrata in vigore del provvedimento che punta al divieto di circolazione per i veicoli diesel euro 5 in Piemonte.

Tutor autostrada, perché alcuni rilevatori di velocità sono stati stati spenti e dove

Nel frattempo, per quanto riguarda la sospensione dei tutor nelle tratte autostradali indicate, come anticipato la riattivazione dovrebbe arrivare entro fine anno. Le auto, però, dovrebbero rispettare la velocità in ogni caso. A prescindere dalla presenza del tutor.

Riassumendo

  • Su alcune tratte autostradali, i tutor che rilevano la velocità non funzionano in quanto disattivati
  • Il motivo è legato ad alcuni lavori e cantieri su alcuni tratti dell’ A6 (Torino-Savona) e della A7 (Milano-Genova) e A26 (Genova-Gravellona Toce).
  • E’ in atto un piano di ammodernamento per Autostrade per l’Italia che prevede una spesa di 21 miliardi
  • Intanto il governo è pronto a posticipare o bloccare la decisione di vietare la circolazione per i veicoli diesel euro 5 in Piemonte.