Chi l’ha detto che solo gli anziani sono vittime delle truffe sulle bollette? La situazione sembra stia sfuggendo di mano a molti, ecco quindi alcuni importanti e pratici consigli per evitare di essere vittima dei truffatori. Le dritte ci arrivano direttamente dall’associazione per la difesa dei consumatori, la quale ha pubblicato una serie di regole per evitare i raggiri.
Truffe bollette, un fenomeno sempre più grande
Il gap generazionale si è acuito con la digitalizzazione. Ci sono tantissimi anziani ormai completamente tagliati fuori dalla tecnologia quotidiana e questo si ripercuote inevitabilmente anche su molte azioni giornaliere, come ad esempio quelle di dover pagare una semplice bolletta relativa alle utenze domestiche.
A tal proposito è in arrivo un convegno da parte dell’U.Di.Con., Unione per la Difesa dei Consumatori, che si terrà ad Apice proprio nella giornata di oggi, lunedì 24 aprile. Gli argomenti trattati saranno i seguenti:
- leggere le bollette;
- orientarsi nel mercato degli operatori di telefonia fissa e mobile;
- evitare le truffe più note;
- imparare a sfruttare i vantaggi della tecnologia.
Sono questi i punti nevralgici del convegno, il quale avrà quindi lo scopo di aiutare soprattutto i più anziani ad avere maggiore pratica con le tecnologie che il mondo ha oggi a sua disposizione.
Come difendersi?
La soluzione offerta da Michele Mesisca, responsabile zonale U.Di.Con., non fa una piega, ed è ciò che nessuno può contraddire:
“Non c’è inclusione senza conoscenza, per questo teniamo a giornate come questa, ancora più se destinate ad un pubblico ‘senior’, oggi molto interessato ai temi dell’innovazione, ma purtroppo non sempre del tutto consapevole dei rischi. E’ a loro che ci rivolgiamo dando istruzioni pratiche di autodifesa da truffe e raggiri, grazie agli esperti relatori”.
L’inclusione è un concetto ormai abusato, ma quando si parla di anziani è forse proprio il termine perfetto per esprimere il concetto.
I messaggi sospetti, come quelli che riceviamo su WhatsApp, vanno sempre evitati, in quanto i distributori contatteranno sempre via mail. Le truffe delle bollette però girano anche tra la posta elettronica. Meglio quindi chiedere l’intervento della Polizia Postale in caso di messaggio sospetto, come ad esempio missive con grammatica incerta o con richieste insolite, tipo quella relativa a dati personali, soprattutto bancari.