Negli ultimi anni gli acquisti online sono cresciuti in maniera esponenziale rispetto all’era pre-pandemia. Da parte degli utenti c’è una maggiore consapevolezza degli strumenti di pagamento mobile, così come si avverte una sicurezza senz’altro più diffusa nell’acquistare sui siti web. Non sempre però le cose vanno come previsto, purtroppo. I rischi maggiori si incontrano nelle vendite online tra privati. Da una parte c’è l’acquirente che potrebbe ritrovarsi a casa un prodotto che non risponde alle caratteristiche dell’articolo richiesto.

Dall’altra c’è il venditore che corre il rischio di vedersi il conto prosciugato. Chiamasi anche truffa del bancomat.

Come funziona la truffa del bancomat

In questi giorni la polizia postale ha lanciato l’allarme sulla cosiddetta truffa del bancomat, mettendo in guardia gli utenti che vendono un articolo online dal diffidare da alcuni acquirenti. Ma in concreto come avviene la truffa del bancomat? L’inganno di per sé è molto semplice. Un malintenzionato può mostrare l’interesse ad acquistare un particolare prodotto, chidendo al venditore però di recarsi presso un qualsiasi sportello bancomat facendogli credere che riceverà il pagamento direttamente sul proprio conto corrente. In realtà, una volta arrivato al bancomat, il malcapitato andrà a ricaricare il conto corrente del truffatore seguendo le sue indicazioni.

Per non incappare in questa spiacevole situazione, la polizia postale consiglia ai venditori di rifiutare proposte di acquisto frettolose e che non hanno nulla a che vedere con le modalità di acquisto tradizionali. Tra cui carta di credito, debito e PayPal. Massima attenzione dunque a coloro che vogliono prosciugare il conto corrente usando non tanto l’astuzia quanto le scarse conoscenze del venditore. Non tutti quelli che pubblicano un annuncio di vendita online sono infatti così scaltri come si vuole credere, anche perché per la pubblicazione di un annuncio online la procedura richiesta oggi è davvero alla portata di tutti.

C’è anche la truffa legata ai siti clone per le vacanze

Nelle ultime settimane, insieme alla truffa del bancomat, la polizia postale ha messo in luce anche un’altra truffa particolarmente attiva in questo periodo, quella che riguarda i siti clone per le vacanze. In queste settimane sono tante le persone che stanno prenotando le loro vacanze estive. Ecco perché qualcuno sta provando a sfruttare la situazione a suo vantaggio. In che modo? Mettendo online un sito dalla grafica del tutto simile a quella dei portali ufficiali. La polizia postale consiglia di verificare la presenza del numero di partita Iva, dei contatti telefonici e se la struttura rientra nell’Anagrafe tributaria.