Sono passati ben 96 anni dall’uscita del cartone animato Steamboat Willie, cortometraggio dove esordì nel lontano 1928 il primo Topolino della storia. In realtà, l’esordio ufficiale era già stato messo in scena qualche mese prima. a maggio (Steamboat Willie uscì a novembre) con il corto meno noto Plane Crazy, dopo il topetto della Disney fa una breve apparizione. Poco importa, perché entrambi hanno la data del 1928, e per entrambi quindi si è entrati nei 96 anni di storia trascorsa.

Disney perde l’origine, ma non il tutto

Il punto focale è che negli USA, dopo 96 anni scadono i diritti d’autore per prodotti audiovisivi, e quindi dal 2024 Topolino sarà di dominio pubblico.

Ogni anno in tutto il mondo ci sono autori che vedono (si fa per dire, non vedono un bel niente, perché ormai non ci sono più) le loro opere diventare di dominio pubblico. Libri, canzoni, film, tutti hanno in serbo lo stesso destino. Per Topolino e altri fenomeni pop di grandi rilievo, le cose però sono un po’ diverse, visto che si sta parlando di un personaggio famoso davvero come pochi, probabilmente l’icona pop per eccellenza. Topolino ha fatto della Disney quel che oggi è. Un punto focale della sua storia, quindi, sta per essere ridisegnato, e quindi non più parte esclusiva del suo mondo.

C’è comunque da chiarire bene il significato di questo evento. Quando parliamo di diritti d’autore di Topolino, ci riferiamo a questo specifico personaggio, ossia quello apparso nei due film succitati, Plane Crazy e Steamboat Willie. Le altre versioni del personaggio rimangono quindi sotto la tutela del copyright a marchio Disney. Questo significa che il personaggio, anche se di dominio pubblico, potrà essere utilizzato solo in condizioni particolarmente limitate. In pratica, altri artisti potranno utilizzare Topolino senza chiedere il permesso all Disney, ma soltanto che avrà queste caratteristiche e soprattutto se continuerà ad essere in bianco e nero.

Ricordiamo a tal proposito che la versione più famosa del personaggio è quella che lo ritrae con pantaloncini rossi, guanti bianchi e scarpe gialle.

Topolino perde i diritti d’autore

Nel 1998 la legge statunitense ha stabilito che il diritto d’autore può essere protetto e tutelato per un massimo di 95 anni per quanto riguarda le opere create dopo il 1923. Tale legge aveva in pratica prorogato di 20 anni quella precedente, che si fermava invece a una tutela di massimo 75 anni. Tale change fu attuato proprio per permettere a Mickey Mouse, vero nome del personaggio Disney, di continuare a godere dei suoi diritti. Ora però la casa di produzione non potrà più nulla verso questa specifica caratterizzazione del personaggio. Da anni si parla di questo evento, anche perché negli ultimi tempi la stessa Disney non è stata molto tollerante verso alcune forme più innocenti di violazione dei suoi personaggi. Ricordiamo che tempo fa costrinse un asilo nido della Florida a rimuovere un murales di Minnie.

Insomma, Topolino è un personaggio iconico per tutti, ne è riprova anche la collaborazione con Fiat per l’omonima auto nostrana. Ma quando si raggiunge una tale popolarità, si deve poi sempre tenere a mente che a un certo punto si diventerà del popolo. Già da qualche anno la Disney ha reso il corto disponibile su suo canale YouTube. In teoria ora tale cartone potrebbe anche essere venduto ad altri senza chiedere il permesso a Disney (c’è però da chiedersi chi dovrebbe comprare un prodotto che è in pratica è diventato gratis). Da qualche anno però il grande tema trattato da molte major è quello del multiverso. La stessa Disney von MCU, la Warner con The Flash e Space Jam 2. L’idea quindi di vedere questo Topolino interagire con altri universi dei cartoni potrebbe essere la prima cosa che gli sceneggiatori potrebbero escogitare.

Staremo a vedere.

I punti chiave…

  • nel 2024 scadranno i diritti d’autore del primo Topolino, quello del 1928;
  • la tutela del copyright era stata allungata di 20 anni proprio per coprire ancora i diritti della Disney;
  • dal prossimo anno la prima incarnazione del personaggio, quella in bianco e nero, sarà di dominio pubblico.