C’è grande attesa dell’Europa intera per il consiglio dei ministri Ue dell’Energia. La crisi energetica si fa sempre più seria. Non solo bollette alle stelle per i cittadini ma anche la sospensione di molte attività nonché il rischio chiusura. Per tutti questi motivi si spera che venga fissato un tetto al prezzo del gas. Oggi, però, secondo fonti diplomatiche non si parlerà di tale proposta, avvalorata anche da Ursula von der Leyen. Il motivo è che tra i paesi Ue non si è riuscita a trovare un’intesa preliminare.

Se ne parlerà con tutta probabilità nella prossima riunione del 6-7 ottobre.

Questo rinvio, però, ha nuovamente riacceso i prezzi del gas in quanto ieri il Ttf ha chiuso la seduta ad Amsterdam in rialzo del 3,1% a 220,54 euro. Nella mattina, invece si era toccato un minimo di 192,92 euro. Ma se si deciderà sul tetto al prezzo del gas ad ottobre come saranno le bollette con il prossimo aggiornamento dell’Arera? Questa è la domanda che tutte le famiglie si stanno facendo almeno quelle che hanno un contratto con il mercato tutelato.

Perché non si trova un accordo

Nella riunione di oggi si dovranno trovare delle soluzioni sul caro energia dopo lo stop del gas dalla Russia. La prima idea sarebbe quella di una riduzione obbligatoria dei consumi di elettricità nelle ore di punta della giornata in quanto con meno domanda il prezzo scende. Potrebbero essere quindi proposti dei target di riduzione che ogni stato della Ue dovrà raggiungere. Inoltre si parla di prelievo dei profitti delle aziende energetiche per aiutare i cittadini a pagare le bollette. Inoltre per le società energetiche, la Commissione potrebbe istituire un fondo di liquidità per aiutarle meglio a gestire la volatilità del mercato.

Del tetto al prezzo del gas con tutta probabilità se ne parlerà ad ottobre.

Il ministro dell’Energia tedesco Habeck ha spiegato infatti che al momento non è corretto parlarne. La soluzione al momento sarebbe quella di trovare un meccanismo per ridurre i prezzi. Il governo tedesco si è detto poi favorevole al disaccoppiamento del prezzo della luce e del gas senza però che vengano distrutti i meccanismi di mercato. Spera inoltre che nella riunione di oggi si vada verso questa direzione.

Anche i paesi dell’Est sono contrari ad un tetto sul prezzo del gas. Parliamo di Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania che temono un inasprimento delle misure restrittive di Mosca. Temono inoltre come tanti europei di trascorrere l’inverno al gelo dopo la chiusura dei rubinetti del gas. Si aggiunge a questi paesi anche l’Ungheria che è contraria al tetto del prezzo del gas.

Mattarella è per il tetto al prezzo del gas

Il presidente della Repubblica Mattarella comunica che l’Italia ha già proposto da 4 mesi circa il tetto al prezzo del gas. Se si fosse adottato, subito, ha spiegato, si sarebbero evitate delle conseguenza di rincaro dell’energia. Per il presidente è urgente intervenire superando anche le ultime resistenze dell’Unione. Solo in questo modo le famiglie e le imprese sarebbero “al riparo dalle speculazioni politiche e finanziarie”. Anche gli italiani attendono con trepidante attesa quali saranno la decisioni che l’Unione prenderà.
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