La notizia che tutti aspettavano, quella che potrebbe compromettere l’inverno è arrivata. Gazprom, il colosso energetico russo, ha annunciato la sospensione delle attività di pompaggio del gas. Il motivo sarebbe una perdita presso la stazione di Portovaya per la quale si sospenderà il trasporto a Nord Stream 1 fino a che non verranno effettuate le riparazioni necessarie. L’Unione Europea crede che si tratti un falso pretesto e che lo stop alla fornitura del gas sarà a tempo indeterminato. Sottolinea poi che il nuovo stop conferma ancora di più il cinismo della Russia in quanto preferisce “bruciare gas invece di onorare i contratti”.

Non si è fatta attendere la reazione dei mercati a questa notizia con l’euro che è scivolato a 0,996. Il rischio di una recessione europea per la carenza di gas dal prossimo inverno, quindi, è dietro l’angolo. I cittadini sono preoccupati in quanto le bollette sono già troppo salate e molti commercianti le stanno mettendo in evidenza in vetrina per spiegare ai consumatori il perché dei rincari dei beni in vendita.

Intanto il ministro Cingolani ha presentato il piano di risparmio gas per l’inverno con il quale si potrebbero risparmiare intorno ai 3-6 miliardi di metri cubi di gas. Il ministro aggiunge poi che senza il rigassificatore a Piombino ci sarà una nuova emergenza già dal prossimo marzo.

Il piano per risparmiare gas a seguito dello stop dalla Russia

Il titolare del MiTE ha illustrato il piano per risparmiare gas dopo che la Russia ha chiuso i rubinetti attraverso il Nord Stream 1. La prima proposta è quella che riguarda i termosifoni. Si dovrebbero accendere più tardi ad ottobre e spegnerli prima già a marzo. Inoltre si dovrebbe tenere il riscaldamento con un grado in meno. La temperatura massima scenderebbe quindi da 20 a 19 gradi.

In alcune zone d’Italia come al Sud, dove la temperatura è più mite, la temperatura potrebbe invece scendere anche di 2 gradi.

I nuovi parametri del piano di risparmio gas saranno sia per gli stabili con riscaldamento centralizzato sia per gli impianti autonomi. Potrebbe essere la Polizia Locale ad effettuare controlli a scaglione. Con questa misura, sottolinea Cingolani, si potrebbero scongiurare razionamenti forzati e tale provvedimento insieme ad altri approderanno questa settimana nel Consiglio dei Ministri.

Quali altri interventi per risparmiare gas?

Tra le altre misure in cantiere per risparmiare gas c’è la possibilità di introdurre un’aliquota di energia e gas a prezzi calmierati per quelle aziende che ne usano di più. Molte di esse, che sono il motore dell’economia e dell’export del nostro paese, sono infatti in crisi. I settori più colpiti vanno da quello cartario a quello delle materie plastiche per passare ai metalli e al vetro di Murano.

Un’ultima misura in cantiere pensata a seguito dello stop del gas dalla Russia è l’introduzione della produzione su base volontaria. Le aziende che decideranno di interrompere o rinviare o rimodulare la produzione in modo da consumare meno gas potrebbero ricevere degli incentivi. Per sapere quali saranno gli interventi effettivi del Governo per risparmiare gas si dovrà attendere il prossimo Consiglio dei Ministri che è atteso per questa settimana.
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