Alla fine la Lega ce l’ha fatta, arriva lo stop al numero chiuso per il test di medicina. Dopo una lunga battaglia, il Comitato ristretto del Senato ha approvato il testo base. Alla soddisfazione di Salvini si aggiungono le perplessità del PD, il quale aveva appoggiato in passato tale iniziativa, ma in termini sostanzialmente diversi. I più scontenti per sono gli stessi medici, i quali parlano di scelta scellerata e di vero e proprio disastro. Ma quindi cosa cambia in soldoni?

Stop al numero chiuso

Partiamo subito dai fatti concreti e andiamo immediatamente a rispondere alla domanda in questione.

Cosa si intende con lo stop al numero chiuso per i test di medicina? Significa che giovani potranno iscriversi a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria liberamente e senza più restrizioni. Il testo base approvato dal Senato entrerà comunque in vigore a partire dall’anno 2025-26, quindi la riforma sarà attiva dal prossimo anno. Per i test di medicina di maggio e giugno prossimo quindi non ci sarà alcuna variazione. Ciò detto, il senatore leghista Roberto Marti, presidente della Commissione Istruzione a palazzo Madama, è stato il primo ad annunciare la novità sui social:

“Stop al numero chiuso a Medicina. L’odioso sistema che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più. Sono davvero soddisfatto per l’adozione, da parte del Comitato ristretto, del testo base che verrà ora esaminato in Commissione Istruzione al Senato. In questo modo offriremo ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario e di verificare anche la propria vocazione”.

Naturalmente, non poteva mancare l’immediata reazione entusiasta di Matteo Salvini, il quale ha invece commentato: “Grande soddisfazione per lo stop al numero chiuso a Medicina, una storica battaglia della Lega che sta finalmente andando avanti in Commissione Istruzione al Senato. Dalle parole ai fatti”.

Test di medicina per tutti, tanti sono in disaccordo

Le prime tiepide critiche arrivano dal PD che, con il senatore Colasanti, fanno notare alcune incongruenze nonostante anni fa il partito avesse sostenuto la medesima azione in merito ai test di medicina:

“Le procedure proposte non permettono agli studenti che non abbiano raggiunto i requisiti per proseguire gli studi a Medicina di ripetere la procedura di ammissione. Inoltre, il testo identifica solo dei criteri minimi di accesso al corso di laurea, senza chiarire come venga stilata la graduatoria che deve necessariamente stabilire gli studenti che possono proseguire il percorso di studio in base al numero programmato”.

Insomma, non ci aspettavamo che il PD si trovasse pienamente d’accordo con la Lega, del resto è il consueto gioco delle parti e i sondaggi politici ci indicano chiaramente come i vari temi affrontati a volte sono volutamente visti da prospettive diverse solo per screditare l’avversario.

La critica più accesa però arriva da Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, secondo il quale tale stop al numero chiuso per i test di medicina si trasformerà in un vero e proprio boomerang sociale:

“Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso. Eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati”.

Riassumendo…

  • approvato in Senato lo stop al numero chiuso per i test di medicina;
  • grande soddisfazione della Lega, promotrice dell’iniziativa;
  • l’Ordine dei Medici grida al disastro, in questo modo si produrranno solo disoccupati.