Il terremoto in Turchia e Siria del 6 febbraio 2023 di magnitudo 7,8 della scala Richter ha provocato almeno 42.000 vittime. A distanza di dieci giorni dal violento sisma, in rete si contano diverse fake news. La “notizia” più improbabile è che il terremoto sia stato indotto dall’uomo. Oppure quella che tira in ballo la presunta profezia del ricercatore olandese Frank Hoogerbeets. Ed essendo l’Italia un Paese tristemente noto per i tanti terremoti che hanno interessato la sua storia, cos’è successo? Che ad alcuni sia venuto in mente di creare del facile sensazionalismo evocando cerchi, fuochi e quant’altro.

Ma la realtà delle cose è un po’ diversa da quella che viene descritta.

Che cos’è il cerchio di fuoco

Già il nome è sbagliato. Eh sì, perché il vero nome usato dai geologi per descrivere la zona dove si verifica il 90% dei terremoti prende il nome di “cintura del Fuoco”. Si trova nell’Oceano Pacifico e interessa nazioni come Polinesia, Filippine, Nuova Zelanda, Indonesia e Giappone. Quindi no, l’Italia non è “vicina al cerchio di fuoco”. Né tantomeno lo è “ora”, come se il terremoto in Turchia e Siria avesse avvicinato per qualche oscura ragione il Bel Paese al “cerchio di fuoco”. Non corrisponde al vero nemmeno l’affermazione secondo cui “Turchia e Siria si trovano all’interno di un’area sismicamente attiva chiamata cerchia di fuoco”. Che poi Turchia e Siria siano due Paesi, come l’Italia del resto, ad alto rischio sismico è un altro paio di maniche.

Il terremoto dell’Oceano Indiano del 2004 fu uno dei tre sismi più violenti mai registrati nella storia

Un’area che fa parte della cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico è la fossa di Giava, una fossa oceanica la cui profondità massima raggiunge i 7.725 metri (il punto di maggior profondità dell’Oceano Indiano). Proprio qui si generò il catastrofico terremoto del 26 dicembre 2004 di magnitudo 9,3 della scala Richter, che causò centinaia di migliaia di morti (anche in seguito al maremoto generato dalla violenta scossa della durata di 8 minuti).

Il terremoto dell’Oceano Indiano del 2004 fu uno dei tre sismi più violenti mai registrati nella storia. L’evento più catastrofico si verificò il 22 maggio 1960 e prende il nome di grande terremoto del Cile: un sisma di magnitudo 9,5 della scala Richter che ebbe come epicentro la città di Valdivia, a circa 900 km di distanza da Santiago. In seguito al terremoto si generò un maremoto con le onde che raggiunsero un’altezza di 25 metri, nonché l’eruzione del vulcano Puyehue.