Il mese di dicembre potrebbe segnare una svolta importante per i tassi sui mutui, svolta che potrebbe gettare le basi per un 2024 completamente diverso. Del resto, nel ultimi tempi, in special modo nell’ultimo biennio, abbiamo assistito a rialzi senza precedenti e migliaia di contribuenti si sono visti costretti a pagare delle rate più alte di quelle che avevano pattuito quando avevano sottoscritto il prestito. Sono i rischi del tasso variabile, e stavolta pare che questo rischio potrà finalmente essere ripagato.

Si cambia rotta

Potrebbe finalmente arrivato il momento del cambio di percorso che fa invertire il trend. I tassi sui mutui nel 2024 potrebbero infatti avere rate più leggere, o almeno è questo quel che ci dicono gli esperti. Gli indizi sembrano esserci tutti. Dopo una stretta senza precedenti, la Banca Centrale Europea ha deciso finalmente di lasciare invariati gli indici. La mossa della presidente Christine Lagarde fa davvero ben sperare, ma naturalmente bisogna consultare i numeri per avere un quadro più preciso di quel che può accadere nel prossimo anno ormai alle porte. Insomma, dopo continui rialzi, ora il trend sembra effettivamente in discesa. A darci conferma di tale trend c’è il cosiddetto parametro Eurirs, ossia la base per il calcolo dei tassi fissi.

Ebbene, rispetto ai livelli massimi raggiunti nelle ultime settimane dello scorso mese di ottobre, oggi questo dato è tornato ai minimi, arretrando di circa 80 centesimi. Insomma, abbiamo un altro indizio di un trend che sta cambiando rotta completamente. Ciò non toglie che siamo in un momento di grande confusione, con contribuenti ed esperti stessi che si trovano in difficoltà a capirci qualcosa. Per fare un esempio, oggi il tasso fisso a 30 anni costa 150 centesimi in meno rispetto al valore variabile. Si tratta di un controsenso, visto che a rigor di logica restituire soldi in un lungo periodo dovrebbe essere più rischioso per le banche rispetto a un periodo di tempo più breve.

Tassi sui muti, quanto pagheremo nel 2024?

Qualora l’andamento dovesse confermarsi, quanto pagheremo nel 2024? per i tassi sui mutui? Andiamo a fare qualche calcolo per scoprire grossomodo come saranno le rate per i prossimo anno. Per facilitarci l’operazione, immaginiamo un’apertura di finanziamento da 100 mila euro con tasso variabile di partenza al 5% e durata di 30 anni. Per lo stesso importo e alla medesima prospettiva temporale, mettiamolo a paragone con un tasso fisso a 3,50%. Attualmente il primo scenario paga rate più alte rispetto al secondo. Del resto, anche a novembre abbiamo avuto rincari sui mutui davvero ostici. Nel 2024 invece, se il trend dovesse davvero essere ribaltato come pare, allora le cose cambieranno.

Nel primo scenario infatti si avrebbe un calo mensile di 100 euro con una diminuzione dell’1%, mentre se tale riduzione dovesse essere del’1,50%, allora si pagherebbero 150 euro in meno al mese. Insomma, i tassi sui mutui potrebbero davvero subire uno scossone e tornare a portare i tassi variabili come più vantaggiosi rispetto a quelli fissi. Naturalmente, si tratta di uno scenario che potrebbe durare anche soltanto un anno, così come invece potrebbe essere l’apri pista per un lungo periodo che porterà a rivalutare completamene il concetto di prestito.

I punti chiave…

  • alcuni indizi importanti portano a rivedere lo scenario sui tassi dei mutui;
  • la BCE lascia invariati gli indici e segna un possibile cambio di rotta.
  • per la prima volta dopo anni il tasso variabile potrebbe tornare ad essere più vantaggioso di quello fisso.