Un tempo con una rata del muto di un certo tipo si riusciva ad avere anche la casa dei sogni o quasi. Adesso a causa del rialzo dei tassi dei mutui con la stessa rata si compra una stanza in meno. È la triste realtà di molte città italiane, dove ormai acquistare casa richiede sforzi sempre maggiori. A Milano, ad esempio, con una rata da 900 euro al mese rispetto a un anno fa si compra una stanza in meno. Come fa notare il Corriere della Sera, con un mutuo di 30 anni adesso si possono coprire 33,8 metri quadrati, mentre fino a un anno fa erano 46,6 metri quadri.

In pratica una stanza in meno e una perdita del 27,5% del potere di acquisto. Non va sicuramente meglio a Roma, dove con la stessa rata si possono compare 54,2 metri, lo scorso anno erano di più.

Rincari mutui, aumenti come macigni: con la stessa rata si compra una casa con una stanza in meno

Basandosi sui dati di Immobiliare.it, il quotidiano ha appurato che guardando alle otto principali città italiane, la perdita è pari a quella di un soggiorno.
Insomma, stessa rata di uno o due anni fa ma casa più piccola o una stanza in meno. La media prima era di 81,2 metri quadri, adesso di 60 metri quadrati, quindi circa il 21,2 metri tagliati. A marzo 2022, il tasso di un mutuo considerando i parametri in oggetto era il 2,2% che oggi sono saliti al 4,4%. Aumenti che di fatto limitano chi deve comprare, che si ritrova pure a fare i conti con la prospettiva di una casa più piccola.

Quanto si perde città per città

L’analisi svolta dal Corriere della Sera, si basa sia su immobili di fascia medio alta, in cui chi compra può spendere anche 1200 euro al mese di mutuo, così come su quelli di fascia più bassa.

In questo caso si ipotizza una rata da 600 euro. Ad esempio, considerando Milano, da sempre uno dei maggiori centri in cui c’è un forte interesse a comprare casa, il quartiere dei Navigli è quello dove risulta la perdita più consistente.

Con la stessa rata del 2022 ora si riesce a pagare una casa da 37,2 metri (prima erano 53,5). Tra i quartieri meno famosi, invece, troviamo Cimiano, dove la superficie si è ristretta a 33,6 metri quadrati, mentre prima erano 49,4 metri quadrati. A Roma, spiccano i casi del quartiere Cassia Grottarossa, dove a parità di rata si riesce a finanziare il 24,9% in meno e quello di Termini, dove la percentuale arriva al 31%.

Le altre città

Non va meglio nelle altre città. A Napoli, considerando il quartiere Vomero, si acquista il 25,4% in meno, quindi una stanza da 16,4 metri in meno. A Torino, nel Quartiere della Madonna del Pilone, si arriva addirittura a 40 metri in meno e non va meglio al Lingotto, dove comunque con la stessa rata c’è una differenza di 25 metri rispetto al 2022. A Firenze, considerando il quartiere Coverciano, con la stessa rata si acquistano 28,5 metri in meno, a Genova 45,5 metri e a Palermo 52,6 metri tagliati.
I calcoli si basano, oltretutto, sul tasso fisso. Chiaramente considerando il l‘aumento del tasso variabile cambierebbe tutto e in peggio, visto che i dati considerati fanno riferimento al periodo in cui l’Euribor a 3 mesi era aumentato di 450 punti. Per fare solo un esempio, l’analisi rivela che con un tasso variabile, considerando la stessa rata del 2022 di 900 euro, si possono finanziare 31 metri quadri, contro i 59,4 metri dello scorso anno.

Riassumendo

  • I rincari dei mutui hanno un peso non indifferente, basti vedere che con la stessa rata ora si possono finanziare case più piccole
  • Il corriere della Sera ha svolto un’analisi svelando che si perde una stanza
  • I dati sono ancora più allarmanti con il tasso variabile.