Curiosi di scoprire in quale città si pagano più tasse in Italia? La risposta ve la diamo subito, si tratta di Roma. I cittadini della capitale, e della regione Lazio in generale, sono quelli che devono subire la maggior pressione fiscale nel nostro paese. Lo studio è stato offerto dalla Cgil e ribadisce che la situazione per i capitolini non è più sostenibile, tanto che il sindacato in questione ha indetto uni sciopero insieme ai colleghi della Uil.
Pressione fiscale insostenibile a Roma
A Roma e nel Lazio in generale la pressione fiscale è alle stelle.
Venendo a mancare questi fondi stanziati negli anni passati, ora non è più possibile effettuare il taglio dell’addizione regionale all’Irpef. Per quanto riguarda l’aliquota, fino ad oggi pesa ai romani per l’1,73%, sempre tenendo conto dei reddito compresi tra i 15 mila e i 35 mila euro annui. C’è inoltre da considerare che in aggiunta veniva anche riconosciuta una tantum di indennità del valore di 300 euro per i redditi compresi tra i 35.000 e i 40.000 euro per le spese energetiche. La conseguenza diretta del mancato finanziamento del fondo, è che ora l’aliquota sale al 3,33%.
Tasse in Italia, la situazione nelle altre città
Prima discoprire qual è la situazione nelle altre città in merito alle tasse in Italia, ecco alcuni esempi pratici per il Lazio. La tassazione si tradurrà per i contribuenti nel seguente modo; un lavoratore con redito di 20 mila euro annui dovrà pagare 80 euro in più di tasse. Un lavoratore con reddito di 35 mila euro andrà a pagare 230 euro di tasse in più. Se in famiglia i lavoratori sono due, si rischia di arrivare fino a 600 euro in più rispetto alla tassazione degli anni scorsi. Sempre rimanendo nei 20 mila euro, lavoratori e pensionati hanno un’addizionale regionale di 425 euro, mentre quella comunale è di 180 euro, totale 605 euro. A Milano si pagano 342 euro in meno. Anche a Venezia la situazione è molto più economica, visto che il totale per la città lagunare è di soli 200 euro. A Cagliari l’addizionale regionale comunale arriva in tutto a 224 euro.
Gli aumenti rischiano di scontentare tutti, visto che la Manovra 2024 del Governo Meloni sta facendo già storcere il naso a molti. Sul problema delle tasse però la regione del Lazio non sembra avere rivali. Se consideriamo invece i redditi più alti, peggio che andar di notte. A Roma chi supera i 35 mila euro annui paga un’addizionale complessiva di 1240 euro, a Milano si pagano 790 euro. A intervenire sulla questione ci ha pensato Natale Di Cola, il segretario generale della Cgil Roma e Lazio:
“Con l’azzeramento per il 2024 del fondo taglia tasse che avevamo conquistato, il risultato è che i cittadini del Lazio saranno i più tartassati d’Italia, soprattutto i romani. L’inflazione ha abbattuto il potere d’acquisto pro capite di 6.700 euro – si legge su Repubblica – una situazione inedita che sta portando oltre il 60% delle famiglie ad avere difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Servirebbero politiche di sostegno al reddito e per difendere il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni agendo anche su una fiscalità più giusta. Non solo nella legge di bilancio del Governo non c’è nulla, si limitano a confermare misure che già ci sono, ma nel Lazio si toglie pure quel che c’era”.
I punti chiave…
- le tasse in Italia sono più alte nella regione del Lazio;
- per redditi di 35 mila euro, la somma tra addizionale regionale e comunale arriva a 1240 euro;
- la seconda città più cara è Milano, che però arriva a una tassazione di 790 euro, molto più bassa di Roma.