Grandi cambiamenti in arrivo per il prossimo anno. Le tasse sugli immobili stanno per subire un forte scossone alla luce della nuova legge di Bilancio. Il testo è pronto per il vaglio del Parlamento e al suo interno comprende ampio spazio dedicato proprio alla tassazione delle case. Vediamo quali sono le grandi novità già annunciate previste dalle nuove normative.

Dalla cedolare secca alla riforma del catasto

Nonostante i fondi a disposizione siano tutt’altro che cospicui, la tassazione delle case rimane un punto stringente del nuovo Governo Meloni.

L’intesa è stata sostanzialmente raggiunta per le forze di maggioranza. Per il momento si è passati a 109 articoli dagli 83 previsti originariamente. In particolare, le misure sugli immobili sembrano essere un must della nostra politica che, al grido di lavoro e famiglia, ha lanciato il nuovo Esecutivo, il quale come detto si concentra in particolare modo anche sulle tasse degli immobili. Tra le grandi novità c’è quella relativa agli affitti brevi. L’ormai nota cedolare secca riceverà un ritocco non da poco. L’imposta infatti passerà dal 21% al 26% per il 2024. Il cambiamento però riguarderà come detto solo gli affitti brevi, ossia quelli con durata inferiore ai 30 giorni e si riferiscono alla seconda casa. Per tutti gli altri contratti di affitto invece l’imposta rimane del 21%.

Secondo le analisi effettuate dagli esperti, questa nuova tassazione comporterà alle famiglie interessate (circa 600 mila) 850 euro in più di tasse da pagare. L’altra importante novità relativa alle tasse sugli immobili riguarda il codice identificativo nazionale. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo l’evasione fiscale di coloro che affittano i propri appartamenti per brevissimi periodi senza dichiararlo al fisco. Secondo indiscrezioni sarà obbligatorio avere tale codice anche per iscriversi a piattaforme come Airbnb o Booking. Insomma, è chiaro che per gli affitti brevi l’obiettivo è quello di combattere l’evasione fiscale.

Ma le proposte attuate hanno le sembianze del compromesso che rischia di scontentare un po’ tutti.

Tasse immobili 2024, le altre novità

Si sta dando un gran da fare il Governo per completare il quadro politico e legislativo della Manovra 2024. Quella delle tasse sugli immobili sembra un passaggio cruciale della nuova legge di Bilancio. Tra le altre novità c’è la questione superbonus per le ristrutturazioni. La nuova norma già confermata prevede che, qualora si sia beneficiato del superbonus 110 per interventi di ristrutturazione, l’aliquota della plusvalenza viene portata al 26% nel momento in cui si cede l’immobile in oggetto. Discorso analogo, nel senso di aumento della tassazione, anche per i bonifici relativi ai bonus edilizi. Si passa dall’8% all’11% per le ritenute a titolo d’acconto dell’imposta sul reddito. Nell’articolo 23 della nuova Legge di Bilancio infatti si legge:

“Misure di contrasto all’evasione e razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti e di pignoramento dei rapporti finanziari”.

Tale ritenuta verrà aumentata a partire da marzo prossimo. Per i contribuenti che effettuano i bonifici in questione nulla cambierà, mentre a risentirne saranno le imprese destinatarie di tali bonifici, le quali si ritroveranno complessivamente con un miliardo in meno. Capitolo a parte invece per quanto riguarda la riforma del catasto. In arrivo nuovi strumenti che aiuteranno l’Agenzia delle Entrate e i singoli comuni a effettuare il corretto classamento degli immobili. Tale rivalutazione avrà un importante impatto sull’Imu, il quale aumenterà in proporzione alla percentuale di crescita del valore dell’immobile. La riforma del catasto dovrebbe entrare in vigore già a partire dal primo gennaio, salvo cambiamenti last minute.

I punti chiave…

  • per affittirei la cedolare secca aumenta l’imposta al 26%;
  • il codice identificativo nazionale sarà obbligatorio anche per iscriversi a piattaforme come Airbnb e Booking;
  • la riforma del catasto avrà un forte impatto sull’Imu.