Basta file e lunghe attese ai supermercati per pagare i propri acquisti. Arrivano i punti vendita cashierless anche nel nostro paese. E dopo l’annuncio di Esselunga e Pam, due colossi del settore nel nostro paese, scommettiamo che anche altri supermarket emuleranno la trovata in questo 2024, portando finalmente nel nostro paese quello che è un vantaggio per tutti i consumatori.

Il tempo è denaro

Il vecchio detto è sempre più attuale nei nostri giorni. La vita frenetica che ci siamo costruiti necessita di continui accorgimenti per far si che noi sprechiamo il nostro tempo.

Ecco quindi che arrivano i supermercati senza casse. Diremo quindi addio alle code chilometriche che ci fanno perdere un sacco di tempo per pagare i nostri acquisti. Certo, in questo momento gli italiani sono più interessati ad altri tipi di risparmi, ci riferiamo a quelli economici. Con tutti i rincari annunciati per il 2024, infatti, le preoccupazioni di molti nostri connazionali va dritta al punto, ossia come fare per risparmiare soldi quando si va a fare spesa. Certamente i supermercati senza casse non risolvono questo tipo di problema, ma quanto meno ci fanno risparmiare tempo.

Ma come funzionano gli acquisti automatizzati annunciati da Esselunga e Pam, e che presto potrebbero allargarsi anche ad altri punti vendita? La novità giunge ancora una volta dagli States, ed è stato Amazon a lanciarla con l’apertura di diversi punti vendita denominati cashierless store. Tali negozi si stanno estendendo poi in tutta Europa e di recente se n’è aperto uno anche a Londra. Ora però la trovata contagia anche altri tipi di negozi, per l’appunto i supermercati. Il primo in Italia si è aperto lo scorso novembre a Verona, stiamo parlando del Prendi&Vai” di Tuday da parte della cooperativa Dao, associata a Cia-Conad. Questo punto vendita ci fa da esempio sul funzionamento dei cashierless store.

I consumatori devono semplicemente passare il QR Code davanti alle colonnine posizionate all’uscita.

Supermercati senza casse, come si paga?

Una ricerca condotta dall’Università Bocconi ha dimostrato che gli italiani apprezzano particolarmente questo nuovo metodo di pagamento dei propri acquisti nei negozi e gli intervistati al sondaggio sostengono che l’attesa alle casse non dovrebbe mai superare i 3 minuti. Esselunga e Pam quindi hanno subito raccolto il dato dello studio e hanno pensato bene di dare ai clienti ciò che appunto vogliono. Se verrà emulato il sistema utilizzato a Verona, avremo quindi dei sensori che rilevano gli oggetti prelevati dagli scaffali e li aggiungono a un carrello virtuale. Una volta raggiunte le colonne sarà possibile posizionare il QR Code del prodotto per procedere al pagamento. Sarà inoltre possibile pagare anche direttamente con lo smartphone. Insomma, questo sistema dovrebbe far risparmiare ai consumatori un bel po’ di tempo.

Questo sistema però non è esente da critiche. I sensori sopra citati devono infatti scansionare il cliente, poiché solo in questo modo la colonna posta all’uscita potrà sapere se i prodotti mancanti sullo scaffale sono stati prelevati proprio dal cliente in questione (che nel frattempo è stato registrato anche dalle telecamere posizionate lungo tutto il punto vendita). Insomma, il problema della privacy torna più forte che mai, anche se l’identità del cliente dovrebbe consistere semplicemente in una serie di numeri (e non sui sui reali dati anagrafici). L’altro problema che però si pone è quello del lavoro, poiché con la tecnologia cashierless sarà superfluo confermare l’attuale personale.

I punti chiave…

  • Esselunga e Pam annunciano l’arrivo dei cashierless store, ossia supermercati senza cassa;
  • sarà possibile pagare con QR Code tramite colonnine posizionate all’uscita;
  • tale tecnologia non è esente da critiche, con l’immancabile problema della privacy e quello del rischio di una forte riduzione del personale.