Nei giorni scorsi si è parlato della nuova direttiva europea sulle buste paga e gli stipendi contro le disparità salariali per combattere il gender gap, un problema ancora molto presente in Europa, e su cui la Ue vuole mettere un freno.
Anche quando si cerca lavoro, solo il 4% degli annunci dichiara già lo stipendio.

Ciò emerge da uno studio dell’agenzia per le risorse umane Reverse, che ha sottolineato come anche negli annunci spagnoli, francesi e tedeschi, di raro è presente la paga.

Nella scelta di un lavoro, lo stipendio è fondamentale per la maggior parte dei dipendenti secondo Employer Brand Reasearch 2023 di Randstad ma sono davvero pochi gli annunci che comunicano lo stipendio.

Stipendi, entro il 2026 le aziende dovranno comunicare la Ral prima del colloquio

La direttiva Ue contro la disparità salariale, però, entro il 2026 obbliga le aziende a comunicare la Ral prima del colloquio. Insomma, chi cerca lavoro deve sapere prima quanto percepirà di stipendio. La ricerca di Reverse ha analizzato circa 200 annunci su LinkedIn in Italia, Francia, Spagna e Germania. Solo il 4% degli annunci comunicano lo stipendio, come in Spagna, in Francia si sale al 6% e in Germania, in base allo studio e agli annunci considerati, nessuno lo comunicherebbe. Tutto, però, è destinato a cambiare entro il 2026, quando i Paesi Membri dovranno recepire la direttiva Ue per combattere il fenomeno della disparità salariale, direttiva che oltre a obbligare a informare prima del colloquio sullo stipendio, vieta anche di chiedere ai candidati quanto percepivano nel precedente lavoro. E così, anche conoscere gli stipendi dei propri colleghi diventerà legittimo?

Nell’attesa del reperimento della Direttiva Ue, uno studio di Confartigianato sul mondo del lavoro italiano, di cui ha trattato il Corriere, mostra che in alcuni regioni ci sono molti più lavoratori introvabili. Su tutti c’è il Trentino Alto Adige, con il 61,6% del personale difficile da reperire rispetto al numero di persone che si vorrebbero assumere.

Se le aziende non sempre riescono a trovare personale, c’è anche chi non riesce a trovare lavoro. Insomma, sembra quasi un paradosso. Da un lato ci sono persone che non riescono a trovare lavoro e dall’altro aziende che non trovano personale. Perché, quindi, la domanda e l’offerta non si incontrano? Secondo il report di Confartigianato, tra i motivi di difficoltà del reperimento di lavoratori per il 32,4% è dovuto alla mancanza di candidati e per il 10,8% è legato alla preparazione inadeguata. Secondo il presidente di Confartigianato Marco Granelli:

«siamo al paradosso: il lavoro c’è, ma mancano i lavoratori», nel frattempo, 1,7 milioni di giovani tra 15 e 29 anni non studia, non si forma, non cerca occupazione»

Stipendi, sarà obbligatorio dichiararli negli annunci di lavoro: perché in pochi lo trovano dopo averlo perso

Un report di Anpal sulla Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, programma da 4,4 miliardi di stanziamento per rilanciare il lavoro e combattere la disoccupazione, mostra come i dati sulle attività proposte non siano ancora consolidati. Mancherebbero informazioni sulle attività svolte.
Secondo Confartigianato – come riporta il Corriere della Sera – il territorio avrebbe delle necessità che i centri per l’impiego non riescono a soddisfare. Tra chi ha trovato lavoro, solo il 29,7% ha un rapporto avviato nei 180 giorni dalla Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori. I numeri sono chiaramente diversi al Sud, con una percentuale del 20% di media, 19,8% in Calabria, e il 35% al Nord.
Il problema maggiore resta quello delle competenze. Ecco perché da un lato molti lavoratori restano al palo e non trovano lavoro e le aziende, non riuscirebbero a trovare la manodopera.

Riassumendo

  • Con la nuova direttiva Ue contro la disparità salariale, sarà obbligatorio informare sullo stipendio già prima del colloquio di lavoro
  • Secondo una ricerca, però, in Italia, attualmente, solo il 4% comunica la Ral e gli stipendi nell’annuncio
  • Intanto, un report di Confartigianato mostra che in alcuni regioni ci sono molti più lavoratori introvabili
  • Molte aziende non riescono a reperire il personale
  • Allo stesso modo molti lavoratori non riescono a trovare impiego.