Stipendi in aumento e busta paga più pesante da agosto con il via libera al decreto Aiuti bis? Il governo è pronto a dare un aiuto concreto ai lavoratori penalizzati dall’inflazione e i rincari dell’energia. Con il decreto aiuti bis, oltre al taglio del cuneo fiscale, si prevede anche l’anticipo della rivalutazione degli assegni pensionistici. La misura dovrebbe avere una durata di sei mesi e valere per i lavoratori dipendenti che hanno redditi fino a 35 mila euro. In sostanza, il taglio del cuneo fiscale dovrebbe incidere positivamente per il lavoratore, vediamo di quanto e cosa dovrebbe cambiare per i lavoratori interessati.

Stipendi più alti da agosto, per chi e di quanto saranno gli aumenti in busta paga

Nel caso di un lavoratore dipendente con un reddito di 35mila euro l’anno lordi, grazie al taglio, l’aumento in busta paga sarebbe di 27 euro. Per un lavoratore con reddito lordo di 28mila euro, l’aumento sarebbe di 22 euro, che si abbassa drasticamente a 12 euro nel caso di un lavoratore che guadagna 15mila euro lordi.

Novità anche per i pensionati. In questo caso, il governo ha preso in considerazione l’anticipo della rivalutazione di tre mesi attorno al 2% con partenza da settembre, mentre da gennaio 2023 la percentuale potrebbe arrivare all’8%. Il Consiglio dei Ministri si dovrebbe riunire a metà settimana, a quel punto le misure dovrebbero diventare realtà.
Quello che è certo, è che la strada del bonus 200 euro non è più praticata mentre il governo sembra propenso al raddoppio dell’esonero contributivo per le retribuzioni fino a 35 mila euro l’anno.

Decisioni in arrivo per lo sconto taglia accise

Sempre a metà settimana, il governo dovrebbe decidere anche per il decreto che prevede l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette anche per il quarto trimestre. Buona notizia anche per lo sconto taglia accise, prorogato fino al 21 agosto per non creare difficoltà agli italiani che si stanno spostando per le vacanze.

Il prezzo di benzina e diesel dovrebbe essere ancora basso grazie allo sconto carburante, che sarà valido fino al 21 agosto ma si spera in una nuova proroga. Infine, si sta valutando anche la riduzione dell’Iva sui beni di prima necessità: al momento non ci sono certezze ma il tema è in valutazione.