Lo Spid è il sistema pubblico di identità digitale grazie al quale i cittadini e le imprese possono accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con una identità digitale unica. La convenzione con i gestori che offrono questo servizio sarebbe scaduta il 23 aprile prossimo ma c’è una proroga pluriennale.

Il Governo, però, a partire da giugno, ha un altro grande l’obiettivo ovvero quello di creare un’identità digitale nazionale unica nella quale confluirebbero lo Spid e la Carta di identità Elettronica.

Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, in un’intervista a Sky Tg24 Economia ha intanto spiegato che lo Spid non sarà accantonato. Il motivo è semplice: ad oggi alla maggior parte dei servizi dell’Ente si può accedere solo tramite questo sistema. Ha comunicato inoltre di essere certo che la digitalizzazione sarà sempre più presente nel futuro anche perché si vive oramai in una dimensione in cui la maggior parte delle persone preferisce operare da casa con un semplice click.

E nel futuro?

Per il momento lo Spid non andrà in pensione. Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, ha ribadito che però nel prossimo futuro tutti dovranno avere un’identità digitale valida a livello europeo.

Ad un convegno sui 18 anni del codice per l’amministrazione digitale, il ministro ha poi enunciato alcuni dei motivi per i quali si continua a parlare molto dello Spid. Per alcuni l’accesso è complicato mentre per altri c’è una duplicazione tra quest’ultimo e la Cie (carta identità elettronica).

Per Zangrillo, lo Spid è un ottimo strumento di riconoscimento ma sarebbe opportuno, fin da subito, puntare su un dispositivo di identità digitale che si possa utilizzare anche fuori dall’Italia e quindi in Unione Europea.

Si va verso un sistema unico anche europeo?

Come detto, è arrivata la proroga dello Spid ma il Governo è comunque al lavoro per creare un sistema unico che possa ottimalizzare i vari sistemi di accesso alla Pubblica amministrazione.

Parliamo ovviamente di Spid, della Cie e della Cns ovvero della carta nazionale dei servizi.

A livello europeo, invece, si sta lavorando all’European digital identify wallet ovvero ad un’applicazione che offrirà ai cittadini un sistema sicuro e allo stesso tempo molto semplice per l’autenticazione online. In questo modo si avrà la possibilità di condividere con enti pubblici/privati numerosi certificati come ad esempio la patente di guida. In più, attraverso tale sistema, si potrà accedere a tanti servizi e il funzionamento dovrebbe essere simile a quello del Green Pass. La sperimentazione dell’app europea inizierà a giugno di quest’anno e dovrebbe durare per due anni. Quindi da fine 2025 tutti i cittadini Ue potrebbero utilizzare un unico sistema per identificarsi online.

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