Si torna a parlare dello Spid, dopo che la scorsa settimana si era ipotizzato uno stop dalla primavera. Le ultime notizie parlano di un rinnovo pluriennale delle convenzioni Spid ma con la volontà di definire entro giugno un percorso relativo all’identità digitale, che mira all’unificazione con la Cie. Ma che cosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi?
Il 1 marzo, il sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha tenuto un incontro presso gli uffici del dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri con i rappresentanti dei gestori di identità digitale e Assocertificatori.

Spid, arriva proroga ma da giugno ma si lavora al sistema unico

Lo scopo dell’incontro era di discutere in merito alla razionalizzazione del sistema dell’identità digitale in Italia, per assicurare l’evoluzione anche in base all’Ue. Insomma, il governo si è detto disponibile ad un confronto sulle strategie evolutive dell’identità digitale. Si è parlato anche del rinnovo della convenzione con gli identity provider che scadono ad aprile. Si punta a definire un accordo pluriennale per evitare lo stop da parte dei gestori e anche sostenibilità economica dello Spid.

Insomma, il rinnovo pluriennale dei contratti con i gestori dello SPID sembra realtà ma da giugno sarà fondamentale lavorare anche alla riorganizzazione dell’intera infrastruttura per arrivare a un servizio unificato con la CIE (Carta d’Identità Elettronica). Non ci sono anche conferme assolute, ma l’intenzione di portare avanti questo progetto c’è, per cui si tratta di un passo avanti da considerare. Ad oggi,il governo ha stanziato 1 milione di euro che va spartito tra gli 11 gestori.

Nella Ue si lavora all’European digital identity wallet

8 anni fa, quando era uscito lo Spid, le premesse erano che sarebbe stato gratis per i cittadini e la PA. Nelle scorse settimane era emerso che i provider avevano chiesto 50 milioni di euro.

Ecco, allora, che Butti ha garantito l’intenzione del governo a rendere lo Spid più sostenibile. Non è ancora chiaro che cosa comporterà il processo di evoluzione dell’identità digitale in un sistema unico che include anche la carta di identità, ma quello che sembra chiaro ad oggi è che saranno coinvolti i gestori dello Spid e la la continuità di servizio sia per la PA sia per i cittadini sia per le imprese.

Nella Ue, intanto, si lavora all’European digital identity wallet, un’app che permetterà ai cittadini di usare un sistema semplice per identificare online e condividere dei certificati, documenti e altri certificati come la patente di guida, il diploma etc per accedere a dei servizi. Il funzionamento è simile a quello del green pass, un’identità elettronica pubblica interoperabile. Le sperimentazioni inizieranno a giugno 2023.