Un nuovo studio ha analizzato 21 marche di carta igienica distribuite in tutto il mondo e il risultato è sbalorditivo. Infatti, sono risultate contenere Pfas, sostanze chimiche tossiche che una volta scaricate nei servizi igienici e arrivate negli impianti legati al trattamento delle acque reflue potrebbero avere un ruolo importante dell’inquinamento idrico. Il nuovo studio è stato pubblicato sul Journal environmental science & technology letters e di recente ne ha parlato anche il Guardian.

Ma che cosa sono i Pfas? Si tratta di sostanze chimiche che vengono utilizzate nei prodotti per renderli resistenti alle macchie, acque e calore.

Non si degradano facilmente ma molti studi li hanno collegati a cancro, malattie del fegato, renali, malattie autoimmuni e complicazioni fetali.

Sostanze tossiche nella carta igienica, uno studiio americano svela la presenza di Pfas

Lo studio, ha così analizzato 21 marche di carta igienica, senza nominarle, appurando che una volta che finiscono negli impianti di depurazione vengono sparse sui terreni fertilizzanti o finiscono nei corsi d’acqua.

Secondo i ricercatori, il composto più diffuso è il 6:2 diPap, collegato a disfunzioni testicolari. In base allo studio, il 6:2 diPAP nella carta igienica rappresenta anche quello più presente nei composti delle acque reflue. Se si pensa che solo negli Usa si utilizzano 26 chili di carta igienica all’anno, si fa presto a capire la portata del fenomeno.

Secondo David Andrews, scienziato senior dell’Environmental Working Group, sarebbe anche importante indagare in merito alle conseguenze per la salute sull’uso di carta igienica contaminata. Visto che il rapporto dell’Università della Florida non lo ha considerato. Infatti, si sa che i Pfas possono essere assorbiti dermicamente ma al momento non ci sono studi di come fanno a entrare nel corpo.

La ricerca

Jake Thompson, uno degli autori dello studio, ha sottolineato che queste sostanze sono presenti anche nei marchi che utilizzano carta igienica riciclata. E dimostra che i Pfas sono presenti davvero ovunque.

Anche se quelli rilevati sono bassi e quindi è chiaro che le sostanze chimiche non sono utilizzate per evitare che la pasta si attacchi alle macchine. Anche se recentemente un gruppo commerciale aveva affermato che queste sostanze non erano aggiunte alla carta igienica, la ricerca in oggetto ha suggerito il contrario, ma forse non ciò non è intenzionale:

“Le aziende potrebbero non essere consapevoli del fatto che viene utilizzato perché potrebbe provenire dal produttore degli strumenti che utilizzano”

Le sostanze inquinanti, insomma, come i Pfas, ormai sembrano viaggiare davvero ovunque – a detta degli studi americani sulla carta igienica.