Nuovo appuntamento con i sondaggi politici. Stavolta ci affidiamo agli studi effettuati da Euromedia Research per scoprire cosa ne pensano gli italiani sul voto ai partiti e non solo. In questo aggiornamento del 24 novembre ci concentreremo infatti anche su un tema particolarmente caldo in questo periodo, visti gli scioperi generali in atto. Cosa ne pensano gli italiani sui sindacati e le proteste dei lavoratori? Servono ancora a qualcosa oggi?

Il voto ai partiti

Partiamo dal classico, ossia dalle preferenze degli italiani in merito ai partiti politici.

Chi voterebbero se si dovesse andare oggi alle urne? Ecco le percentuali di voto:

  • Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni 28,5
  • Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista 18,9
  • Movimento 5 stelle 16,8
  • Lega per Salvini Premier 8,8
  • Forza Italia-Berlusconi 7,8
  • Azione-Calenda 4,4
  • Alleanza Verdi e Sinistra 3,4
  • Italia Viva-Renzi 3,0
  • Per l’Italia con Paragone 2,6
  • +Europa con Emma Bonino 2,5
  • Noi Moderati 0,6
  • Altri 2,7

Rispetto agli studi effettuati da SWG in settimana relativi ai sondaggi politici della volta scorsa, possiamo dire che c’è un calo generale dei due partiti di testa, ma ciò mantiene inalterato il gap tra loro. Il divario di Fratelli d’Italia nei confronti del PD rimane infatti alto, e in tutto questo a guadagnarci sembra solo il Movimento 5 Stelle. Anche per la Lega si registra un chiaro passo indietro, visto che si allontana dal 10% che invece aveva quasi raggiunto nell’ultima proiezione. Ma ora spazio alle altre domande, quelle di più stretta attualità. Come detto stavolta i sondaggisti si sono concentrati sugli scioperi. Ecco il primo quesito:

Lei si trova rappresentato da almeno una sigla sindacale?

  • Sì 14,7
  • No 78,8
  • Non sa/Non risponde 6,5

Chiara e a dir poco preoccupante l’indicazione che ci arriva dagli italiani in merito a questo quesito. È addirittura plebiscitario il malcontento che i nostri connazionali provano nei confronti dei vari sindacati presenti sul territorio a tutela dei lavoratori.

Sondaggi politici, gli altri quesiti

Cosa ne pensano gli italiani a proposito degli scioperi? Il tema è naturalmente tutto incentrato sullo sciopero generale che ha visto incrociare le braccia tanti lavoratori in questi giorni e tanti ancora ne vedrà fermi, visto che si tratta di uno sciopero a scagliano che interesserà le varie zone del paese in giorni diversi.

La soluzione allo sciopero come protesta pacifica è da sempre uno dei modi più efficaci per manifestare il proprio dissenso in merito a precise scelte politiche che solitamente vanno a ripercuotersi sul mondo del lavoro. Ma oggi ha ancora senso approcciarsi in questo modo verso il Governo quando non si condividono le sue scelte? E quale altro modo ci sarebbe, se quello dello sciopero non è più efficace? La domanda a questo punto la giriamo agli italiani. Ecco cosa ha chiesto Euromedia Research:

Lei trova che oggi gli scioperi portano risultati utili per il mondo de lavoro e la tutela dei lavoratori?

  • Sì 20,3
  • No 64,4
  • Non sa/Non risponde 15,3

Per gli italiani dunque lo sciopero non basta più per manifestare il proprio dissenso verso le scelte del Governo. Verrebbe però a questo punto da chiedersi quale sarebbe l’alternativa. Ultimo quesito, eccolo:

Lo scontro verbale tra il Ministro Matteo Salvini e il segretario generale della CGIL Maurizio Landini sullo sciopero nazionale di venerdì 17 novembre, secondo Lei è stato…

  • …uno scontro politico 37,3
  • …uno scontro per opportunità personali legate all’immagine di entrambi 25,6
  • …uno scontro basato su ragioni valide (i lavoratori, i cittadini…) 17,6
  • …uno scontro personale 11,0
  • Non sa/Non risponde 8,5

I punti chiave…

  • Fratelli d’Italia sempre in vantaggio di oltre 9 punti percentuali sul PD;
  • gli italiani non credono più nello sciopero per protestare contro le scelte del Governo;
  • forte scetticismo anche verso i sindacati, nessuno rappresenta i lavoratori oggi.