I nuovi sondaggi politici di Ipsos pubblicati nelle ultime ore vedono sorridere ancora Fratelli d’Italia, la cui spinta verso l’alto continua a essere importante. Secondo i dati più recenti, il partito della premier Giorgia Meloni è al 31,7%, in crescita dello 0,3% rispetto all’ultima rilevazione. Facendo un passo indietro, sono quasi 6 i punti percentuali guadagnati dalle elezioni politiche di fine settembre. Il Movimento 5 Stelle non riesce a mantenere il ritmo di FdI, allo stesso tempo però rafforza la sua posizione sul Partito democratico, quest’ultimo in netta difficoltà.

Crescono intanto Lega e Azione/Italia Viva, entrambe sopra il 7%, mentre Forza Italia prosegue la sua corsa verso il basso sprofondando di oltre mezzo punto percentuale.

Intenzioni di voto ad oggi 2 gennaio 2023 secondo gli ultimi dati Ipsos

  • Fratelli d’Italia: 31,7% (+0,3)
  • Movimento 5 Stelle: 17,6% (+0,1)
  • Partito democratico: 16,3% (-0,9)
  • Lega: 7,8% (+0,5)
  • Azione-Italia Viva: 7,0% (+0,2)
  • Forza Italia: 6,2% (-0,6)
  • Alleanza Verdi-Sinistra-Reti Civiche: 3,8% (-0,4)
  • Italexit: 2,3% (+0,6)
  • +Europa con Emma Bonino: 2,0% (-0,1)
  • Unione Popolare: 1,6% (-0,4)
  • Italia popolare e Sovrana: 1,5% (+0,3)

Sondaggi politici: le ultime rilevazioni di Ipsos

Il 2022 si chiude con un dominio netto di Fratelli d’Italia, unica forza politica in grado di guadagnare quasi 6 punti percentuali nel confronto con i dati ufficiali delle ultime elezioni politiche. Fin qui dunque l’operato del governo del centrodestra guidato dalla premier Giorgia Meloni sta riscuotendo un ottimo riscontro tra gli elettori non soltanto della coalizione, ma anche di alcune delle principali compagini avversarie.

Un esempio su tutti? Il Movimento 5 Stelle. Nonostante il trend positivo degli ultimi mesi, che ha permesso ai pentastellati di mettersi alle spalle il Partito democratico, la crescita del M5S non è paragonabile a quella di Fratelli d’Italia. Ecco perché è probabile che diversi elettori abbiano scelto di allontanarsi dai grillini per abbracciare il programma e la concretezza di FdI visti in questi primi mesi di governo.

Di tutto questo, l’unica vera nota stonata nelle prime tre posizioni è quella del Partito democratico.

I dem inseguono un percorso di fatto inverso a quello intrapreso da Fratelli d’Italia. Se alle elezioni politiche il dato era stato pari al 19,1%, oggi il partito dell’ex segretario Enrico Letta si trova a malapena sopra il 16%. Come accennato già all’inizio, non si tratta di un fulmine a ciel sereno per i dem, dopo le dimissioni di Letta subito dopo la debacle alle elezioni.

In pochi, però, si aspettavano che il declino fosse di queste proporzioni. Un appuntamento chiave per il futuro dei dem sarà durante il nuovo congresso nazionale di quest’anno, quando le primarie stabiliranno il nuovo segretario dei democratici. In pole position c’è l’attuale Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. L’avversaria più pericolosa di Bonacini sarà il volto nuovo Elly Schlein, vice Presidente della Regione Emilia Romagna dal 2020 al 2022.