Non ci sarà nessun prelievo forzoso dei soldi sul conto corrente ha rassicurato Maurizio Leo, viceministro dell’Economia. Sarà introdotta solo una modifica per evitare che i pignoramenti siano effettuati al “buio”.

Per chi non lo sapesse il prelievo forzoso, chiamato anche tassa patrimoniale, è una procedura straordinaria che fa molta paura ai cittadini ma si applica solo in casi di emergenza come il pagamento delle multe, delle tasse dei debiti con gli enti pubblici-privati o per ordine giudiziari.

La paura più grande dei cittadini è quella di poter perdere il controllo sul proprio denaro con ovvie conseguenze come maggiori difficoltà a gestire il proprio budget o pianificare le spese personali e familiari.

Cosa è successo?

Matteo Renzi qualche giorno fa con un video diffuso sui social ha denunciato che il nuovo Esecutivo invece di abbassare le tasse, vorrebbe introdurre un prelievo forzoso. Ovvero con la nuova legge delega fiscale vorrebbe dare la possibilità all’Agenzia delle Entrate di entrare nel conto corrente degli italiani e prelevare i soldi delle tasse e delle multe. In merito a tale denuncia, è arrivata subito la smentita del Governo che ci ha tenuto a precisare che nella delega non si parla di prelievo forzoso dei soldi sul conto.

La novità introdotta riguarderebbe solo l’accelerazione dell’iter informatico per controllare se c’è o meno denaro. Il prelievo forzoso, ha aggiunto Leo, è un meccanismo che trae origine dal Codice di procedura civile e che “si rende applicabile anche alle altre ipotesi, non solo quando c’è di mezzo lo Stato”.

Soldi sul conto, non sfuggono più al Fisco!

Il leader di Italia Viva giorno fa ha accusato il Governo di voler introdurre il prelievo forzoso dei soldi sul conto corrente nella riforma del Fisco. Ma in che modo? Dando la possibilità all’Agenzia delle Entrate e ai vari soggetti istituzionali di entrare nei conti dei contribuenti per portare via soldi delle multe/tasse.

L’ex premier aveva anche comunicato che avrebbe presentato un emendamento per cancellare tale misura.

In merito a tale accusa, è arrivata prontamente la risposta di Leo. Ha comunicato che “le tasse vanno pagate. Con la riforma il sistema sarà più europeo”. Significa che con la nuova riforma non c’è alcun prelievo forzoso ma un’accelerazione del procedimento già previsto dal Codice Civile.

Ovviamente sotto la lente più approfondita del Fisco non ci sarebbero tutti i contribuenti ma solo gli evasori. Esattamente quelli che non hanno pagato le tasse (accertati da un giudice) e coloro che non hanno fatto ricorso per cui l’Agenzia delle Entrate (mediante procedure informatiche) attraverso la banca si è avvalsa dello strumento del pignoramento.

Tale procedimento, comunque, è già previsto dal Codice Civile, ha spiegato Leo. Ora, però, verrà accelerato mediante delle procedure informatiche grazie alle quali si potrà sapere subito se il contribuente ha denaro necessario per pagare i suoi debiti.

Non ci sarà, quindi, nessun prelievo come quello che introdusse il Governo Amato nel 1992 che tutti ricorderanno. All’epoca venne introdotta un’imposta straordinaria sull’ammontare dei depositi per tutelare i conti pubblici.

L’obiettivo del Governo, ha concluso Leo, non è quello di introdurre una patrimoniale ma di snellire i tempi di incasso da parte dello Stato delle somme dovute dal contribuente e non versate.

Riassumendo…

1. Il Governo ha spiegato che non ci sarà nessun prelievo forzoso dei soldi sul conto
2. Semplicemente ci saranno più controlli sui conti per coloro che non pagano le tasse
3. La novità introdotta, ha spiegato il viceministro all’Economia Leo, riguarderebbe solo l’accelerazione dell’iter informatico per controllare se c’è o meno denaro.

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