Tra un po’ saremo costretti a chiuderci in bagno per usare lo smartphone, e non per nasconderci dal partner mentre parliamo con l’amante, bensì per non farci vedere dai nostri figli. Smartphone e bambini non vanno proprio d’accordo, ormai è chiaro. E lo si evince anche da un nuovo studio condotto dalla professoressa Robin Nabi della University of California. Vediamo di cosa si tratta.

Le limitazioni non bastano

I nostri figli sono detti nativi digitali. Si tratta di una generazione che è nata quando la tecnologia aveva già raggiunto livelli senza precedenti, offrendo al nostro quotidiano delle periferiche (device vari) da utilizzare per avere accesso immediato a tutta una serie di informazioni (internet).

Smartphone e bambini però sono due cose che dovrebbero stare separate, quanto meno per permettere ai piccoli di crescere in modo sano senza il rischio di farsi trascinare nell’oscuro mondo del web. L’utilizzo smodato di questi dispositivi infatti sembra avere serie ripercussioni sulla crescita dei più giovani. Lo studio statunitense però va oltre, e afferma che dare limiti può non bastare. Infatti, secondo tale ricerca, anche vedere i genitori utilizzare di frequente il device può essere nocivo per i figli.

A rischio quella che dagli esperti viene definita intelligenza emotiva. Questa consiste nella capacità di percepire, valutare, comprendere, utilizzare e gestire le emozioni. Insomma, secondo lo studio americano questo aspetto dell’intelligenza rischia di essere compromesso a causa dell’utilizzo eccessivo di questi dispositivi, sia da parte dei bambini che degli stessi genitori. Sarà necessario stabilire quindi nuove regole per far sì che ciò non accada? L’intelligenza emotiva va infatti a influire su quelle che sono le nostre relazioni personali, permettendo al bambino di crescere con la giusta empatia verso gli altri. Se compromessa, quindi, questo lato della sua intelligenza potrebbe avere dei problemi che si tradurranno in difficoltà relazionali.

Smartphone e bambini, le regole non bastano

Di recente si è parlato di parental control obbligatorio e lo stesso Governo ha chiesto che le aziende produttrice lo inseriscano sui loro dispositivi. In realtà, tale azione è già presente (cosa che mette in cattiva luce la capacità d’informazione della nostra politica in materia digitale), ma molti psicologi nostrani sono certi che non è questo il punto. In realtà, regolamentare l’utilizzo dello smartphone potrebbe non servire a nulla, in quanto ciò che davvero è importante per i nostri figli è l’attenzione che i genitori dedicano loro. Un protocollo d’uso quindi potrebbe non essere la soluzione giusta. Ma quali sono allora i consigli da poter dare alle famiglie per evitare l’abuso tra smartphone e bambini?

La partecipazione dei genitori è fondamentale, anche durante l’esperienza digitale. È certo importante che questi diano dei limiti ai propri figli per l’utilizzo dei device, e magari proporre anche soluzioni alternative per intrattenerli e calmarli. L’importanza del gioco ha ancora una volta un valore decisivo, poiché è attraverso il gioco che i più piccoli apprendono cose nuove. Bisogna quindi incentivare una partecipazione attiva e non passiva, come può essere quella di vedere un filmato sul telefonino. Infine, anche i genitori dovrebbero dare il buon esempio, e qui anche i nostri psicologi si allacciano allo studio statunitense. Se vogliamo che i nostri figli usino il meno possibile lo smartphone, è bene quindi che anche noi facciamo altrettanto, altrimenti sarebbe come mettere in pratica il vecchio detto “predicare bene e razzolare male”.

I punti chiave…

  • secondo gli esperti l’utilizzo eccessivo dei device elettronici compromette l’intelligenza emotiva dei bambini;
  • uno studio rivela che anche i genitori devono dare l’esempio e non farsi vedere sempre con il telefonino in mano;
  • è bene stimolare i figli con giochi alternativi e prestare loro attenzione per coinvolgerli in più attività giornaliere.