Introdotta la nuova misura per proteggere i minori. Il Governo ha stabilito che deve esserci obbligatoriamente il Parental Control su tutti i dispositivi. I produttori dovranno implementarli sui device in forma gratuita, ma in realtà la funzione è già disponibile. Solo che pochi genitori lo sanno e pochissimi lo usano.

Maggior protezione per i minori

Il 7 settembre scorso è stato approvato il Decreto Caivano, una nuova norma atta a combattere la criminalità minorile. A seguito di tale decreto, sono state inserite anche nuove norme per contrastare l’utilizzo di materiale per adulti da parte dei minori.

sappiamo infatti quanto ormai i nostri figli utilizzino i dispositivi elettronici, come smartphone e tablet, oltre che pc e Smart TV. Spesso capita che lasciamo i nostri piccoli con questi device in mano senza curarci più di tanto di cosa stiano effettivamente vedendo. Non è impossibile quindi che si possano imbattere in materiale che non dovrebbero vedere, data la loro età. Nei giorni scorsi si era addirittura parlato di bloccare completamente contenuti per adulti sui telefoni registrati ai minori di 14 anni. A tal proposito però la Meloni ha detto che si tratta di una procedura di difficile attuazione.

Il Parental Control obbligatorio quindi diventa la scelta più semplice per contrastare il problema. Sulla questione è intervenuta la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, la quale ha dichiarato:

“Vogliamo sollecitare e sostenere la responsabilità educativa della famiglia, implementando il parental control. Ci sono app che però non sono usate. Vogliamo che in prospettiva il parental control sia offerto gratuitamente in tutti i device, con un’icona immediatamente riconoscibile. Diamo tempo ai produttori di inserirla”.

Peccato però che tale funzione sia in realtà già disponibile su tutti i dispositivi. Smartphone e tablet, sia Android che iOS, hanno già da tempo introdotto la funzione. Inoltre essa è presente anche sulle tv e perfino nei videogiochi, qualora presentino scene di violenza e non solo.

Parental Control obbligatorio

Come dicevamo, tale funzione è già disponibile di norma sui dispositivi. Trovarne uno che ne sia sprovvisto è infatti cosa ardua. Essenzialmente, quindi, la proposta della politica risulta essere superflua. Sul sito ufficiale del Governo comunque si legge la nuova norma che essenzialmente suddivisa in due parti. La prima è riservata ai fornitori di servizi di comunicazione, mentre la seconda è per i produttori di telefoni. Del problema si era interessato anche AGCOM, rilevando appunto che i device dovevano presentare tale opzione già a giugno:

“Sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio di controllo parentale ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto”.

Ci si aspetterebbe però che il Governo sia già a conoscenza delle possibilità che la tecnologia offre loro. Esistono infatti già sistemi di parental control su tanti device. Per Google ad esempio c’è l’opzione Family Link. Microsoft invece dispone di Family Safety, mentre Apple ha Famiglia. Si tratta di opzioni che consentono di conoscere l’account e se si tratta di un minore bloccano diversi contenuti considerati inappropriati sul web. Insomma, a quanto pare stavolta la politica ha fatto un piccolo passo falso, e forse farebbe bene a concentrarsi su questioni più urgenti, come ad esempio il bonus secondo figlio. Ma quanto meno ha messo l’accento su un problema che va risolto, visto che anche i genitori non ne sono a conoscenza. Le opzioni per salvaguardare la navigazione dei nostri figli ci sono già, ma purtroppo sono davvero in pochi ad utilizzarle.

I punti chiave…

  • il Governo chiede il Parental Control obbligatorio su tutti i device;
  • in realtà la funzione è già disponibile, ma molti genitori non lo sanno;
  • a quanto pare anche la nostra politica non ne era al corrente.