Barcellona Workation è il nuovo progetto lanciato dall’Ente del turismo della città catalana per chi lavora in smart working. Già dalla parola “workation” è possibile intuire la natura dell’iniziativa, che si presenta come una formula ibrida tra lavoro e vacanza. Chi aderisce al progetto, infatti, avrà la garanzia di ricevere sia l’assicurazione medica che i pass per i musei, oltre che una piattaforma di prenotazione alberghiera semplice da usare, tramite la quale scegliere il proprio alloggio nella capitale della Catalogna.

Smart working: perché Barcellona è la destinazione su misura per chi lavora da remoto

“C’è un target, c’è un prodotto e abbiamo una destinazione che cerca questo tipo di turista”, afferma Marian Mauro, direttrice generale di Turisme di Barcellona, parole che fanno capire quanto la città catalana crede ciecamente nelle sue potenzialità. D’altronde ha tutte le carte in regola: connessione ad alta velocità, possibilità di creare una rete di contatti importante e presenza di infrastrutture attrezzate per ospitare gli smartworker e garantire loro non solo un posto dove lavorare ma anche una destinazione turistica da prima della classe.

Lavorare all’estero con Barcellona Workation

All’interno del Barcellona Workation ci sono anche accordi con enti sportivi e coworking, oltre a sconti importanti per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. E per chi non è mai stato a Barcellona e vorrebbe conoscere meglio il suo patrimonio culturale-artistico, la Barcellona Workation Card offre l’accesso gratuito a 25 musei della città per una durata pari a sei mesi. Senza contare poi la cucina e le tante aree dedicate agli appassionati di attività fisica.

Insomma, la capitale cosmopolita della Catalogna ha davvero tutto per essere eletta come una delle migliori destinazioni per lavorare all’estero da remoto, con la possibilità ugualmente di trascorrere una lunghissima vacanza. Una soluzione ideale per chi, dopo la pandemia di coronavirus, ha visto rivoluzionare il suo lavoro.

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