Il 31 marzo terminerà lo stato d’emergenza e molto probabilmente andranno a decadere anche alcune regole e restrizioni valide oggi. A partire dal Green Pass e la quarta dose del vaccino covid.

Addio al Green Pass da giugno?

Secondo Guido Rasi, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Roma Tor Vergata e consulente del generale Figliuolo per la campagna vaccinale, il Green Pass potrebbe finire nel cassetto tra aprile e giugno. A La Stampa, l’esperto ha detto che:
Il Green Pass ha l’unico senso di motivare le persone a vaccinarsi, per cui al momento non serve più a molto”.
E mentre la campagna vaccinale procede a rilento, sopratutto per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie degli over 50, ad oggi i non vaccinati sono 1,2 milioni, oltre a 4,8 milioni di non vaccinati in generale.

Gran parte della popolazione è vaccinata e 37 milioni di italiani hanno proceduto anche con la dose booster. Secondo Rasi, la situazione ad oggi è molto migliorata ma non certo grazie ai no vax di cui dice: “Con il calo della curva la loro parassitosi diventa più sopportabile”.
Ecco perché, il Green Pass potrà andare in pensione da giugno e già da aprile dovrebbe servire per meno luoghi e attività. Ovviamente resta da vedere come procederà la curva del contagio.

Quarta dose vaccino covid, uno scenario sempre più lontano

Non sta invece andando molto bene la campagna per i bambini, nella fascia 5-12 anni, dove il virus continua a circolare e gli esperti hanno parlato di campagna non sufficiente. “Negli adulti vediamo il Long Covid, che si dimostra peggiore dell’inizio, ma sui piccoli rimaniamo molto ignoranti. E allora la cosa migliore da fare è prevenire” ha detto Rasi, che si è espresso anche sulla quarta dose, specificando che ad oggi non ha senso.

Dal 1 marzo sarà disponibile per pazienti oncologici, immunodepressi e fragili ma dall’autunno il pensiero comune è di renderla disponibile per tutta la popolazione.

Solo se si dovesse registrare un calo dell’immunità “o se si trovasse un nuovo vaccino che coprisse dal contagio oltre che dalla malattia” avrebbe senso la quarta dose, anche perché dopo la terza si rimane molto più protetti e l’immunità resta a lungo termine.

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