In Portogallo la variante Omicron 5 è responsabile della nuova ondata covid, un balzo che sembra ritrovare riscontro anche in Francia e Germania, dove negli ultimi giorni i casi sono di nuovo aumentati. Secondo i dati della John Hopkins University, in Portogallo i contagi covis sono passati da 11mila medi di aprile a 28mila attuali. Anche in Francia dagli inizi di giugno i contagi sono tornati a salire dopo mesi di discesa. Gli esperti ipotizzano anche in questo caso le sottovarianti Ba.

4 e Ba.5 come responsabili. A metà giugno la variante Omicron 5 dovrebbe diventare predominante anche in Francia.

Sesta ondata Omicron 5 e quarta dose dose vaccino, come sarà questa estate

In Italia il rischio maggiore riguarda l’autunno e proprio per questo il governo potrebbe pensare alla quarta dose già a settembre per tutti, una vaccinazione ambivalente come ha ipotizzato il virologo Pregliasco. Secondo il virologo, in Italia la variante Omicron 5 potrebbe diventare un problema in autunno, non prima di settembre.

Nel nostro paese, la variante Omicron è ancora poco diffusa ma è chiaro che è questione di settimane prima di una diffusione. Che estate ci aspetta allora? Secondo il virologo Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia:

“La sottovariante Omicron 5 non deve spaventarci, non rovinerà la nostra estate. Abbiamo un’altissima fetta della popolazione vaccinata con tre dosi .Il caldo poi fisiologicamente aiuta perché le radiazioni ultraviolette fanno soffrire il virus, persiste meno in ambienti aperti. In autunno è chiaro che il virus potrà tornare alla carica e per questo occorre farci trovare preparati soprattutto con nuovi vaccini aggiornati alle ultime varianti”.

Si attendono i nuovi dati

Il 12 giugno arriveranno nuovi dati della survey sulle varianti in circolazione in Italia e a quel punto vedremo quanto è diffusa realmente la variante Omicron 5.

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sulla pandemia, la quota di Omicron 4 e 5 in Europa “è attualmente bassa, ma gli elevati vantaggi di crescita riportati per questi due sottolignaggi suggeriscono che queste varianti diventeranno dominanti nell’area nei prossimi mesi”.