Ancora novità sul fronte scolastico, stavolta la proposta verte verso l’apertura della scuola a ottobre. Si tratta di una soluzione che guarda al passato, quando appunto nel nostro paese gli istituti scolastici aprivano in questo mese. L’idea nasce al fine di gestire meglio il cambiamento climatico, ma a quanto pare ha anche importanti risvolti per il turismo in Italia.

Una soluzione per aiutare il Sud

Tanti anni fa la scuola apriva a ottobre, ma poi si scelse di anticiparla a settembre.

Accolta favorevolmente da tutti come una trovata geniale, oggi pare che invece tale scelta abbia favorito il turismo del Nord sfavorendo invece quello del Sud. Il motivo è semplice, questo cambiamento faceva diminuire i giorni di vacanze in estate per aumentare invece quelli invernali. Ora però si sta pensando di ritornare al passato, quindi posticipare l’apertura di un mese. E dire che proprio poche settimane fa si è discussa un’altra ipotesi, quella di anticipare gli esami di riparazione ad agosto, anziché attendere il mese di settembre. Si è poi addirittura parlato di scuola in estate. Una proposta che ha fatto storcere il naso a molti, visto che ciò significherebbe rinunciare a qualche giorno di vacanza in più sia per i ragazzi che per i professori.

Stavolta, la nuova idea va nella direzione diametralmente opposta, e sembra fortemente motivata dalla questione meridionale legata al turismo. E in effetti, col senno di poi, oggi ci rendiamo conto che non serviva un genio per capire che l’anticipo del programma scolastico avrebbe sfavorito il Sud del nostro paese. All’epoca infatti la lobby degli albergatori settentrionali caldeggiò attivamente l’anticipo delle lezioni, così da ottenere maggiori ricavi provenienti dalle settimane bianche. Da sempre, infatti, le famiglie organizzano le proprie vacanze in base al calendario scolastico dei figli, e quindi il maggior spazio di manovra offerto in inverno grazie all’apertura anticipata a settembre, favoriva questo tipo di ragionamento.

Per contrappasso, diminuivano invece i giorni di vacanza in estate, andando quindi a togliere non pochi introiti alle attività balneari del Sud.

Scuola a ottobre, si farà sul serio?

Sembra non esserci pace per il calendario scolastico futuro. A circa due settimane dall’inizio del nuovo anno, ora spunta una nuova ipotesi che propone l’apertura della scuola a ottobre. Ci sta pensando il clima a rimettere le cose così come stavano un tempo. Il cambiamento climatico infatti sembra ormai incompatibile con l’inizio della scuola a metà settembre. Verso la fine di questo mese, ormai da anni, assistiamo ancora a giornate con temperature che superano i 30 gradi, una situazione spesso insostenibile per i nostri ragazzi. Al momento però la politica sembra ignorare tale iniziativa e le poche voci fuori dal coro sono ancora inascoltate. Eppure tale soluzione attenuerebbe non poco il problema del surriscaldamento terrestre permettendo ai ragazzi (e alle famiglie) di starsene ancora al mare invece di sciogliersi all’interno di un’aula scolastica.

L’input dovrà arrivare dal Governo, poiché l’autonomia delle Regioni sembra aver generato più confusione che altro, anche se in fondo una apertura diversificata proprio per regioni, con il Sud che apre a ottobre e il Nord che apre a metà settembre, potrebbe anche essere la soluzione più equa ed efficace.

I punti chiave…

  • c’è chi vorrebbe ritornare al passato, con l’apertura delle scuole a ottobre;
  • l’apertura a ottobre tornerebbe a favorire il turismo del meridione;
  • la politica ignora questa eventualità, ma forse l’autonomia delle Regioni potrebbe trovare la soluzione migliore.