La preoccupazione nel napoletano è ormai tanta ed esperti e ricercatori si sprecano per dare consigli e fare il quadro della situazione. Le scosse ai Campi Flegrei stanno preoccupando non poco, anche se nella giornata di ieri 3 ottobre è stata registrata una sola scossa alle 4 di mattina. Ma quali sono gli indizi che ci svelano il terremoto in arrivo? A parlare è Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
Gli indizi per un presagio funesto
Non allarmarsi è la prima regola quando si vuole affrontare un problema.
Il 27 settembre si è registrata la scossa più forte, quella di magnitudo 4.2, mentre il 2 ottobre, dopo un lungo sciame sismico, è andata in scena una scossa di magnitudo 4, anch’essa avvertita dalla popolazione. Per fortuna, mai come in questo caso, la vicenda è stata recepita forte e chiara anche dalle istituzioni. Regione e comuni sono al lavoro per monitorare al meglio la questione e il paese intero sta prestando attenzione per offrire il proprio sostegno.
“La magnitudo massima che è avvenuta in questo periodo è stata di quattro e due e fortunatamente non ha prodotto danni alle abitazioni, ma il messaggio è che bisogna lavorare molto sull’informazione, bisogna lavorare molto anche sulla valutazione di quelle che possono essere le risposte locali. E su questo gli enti stanno lavorando molto: la Regione, il Comune e la Protezione civile nazionale, per rendere sempre più efficaci le misure; per contrastare quelli che possono essere i problemi associati a un fenomeno con cui le persone devono purtroppo convivere”.
Scosse Campi Flegrei, gli indizi che le preannunciano
Si sta già lavorando a un nuovo piano di evacuazione per sgomberare la zona a rischio.
“La magnitudo massima che è avvenuta in questo periodo è stata di quattro e due e fortunatamente non ha prodotto danni alle abitazioni, ma il messaggio è che bisogna lavorare molto sull’informazione, bisogna lavorare molto anche sulla valutazione di quelle che possono essere le risposte locali. E su questo gli enti stanno lavorando molto: la Regione, il Comune e la Protezione civile nazionale, per rendere sempre più efficaci le misure; per contrastare quelli che possono essere i problemi associati a un fenomeno con cui le persone devono purtroppo convivere”.
In parole povere, non ci sono dei veri e propri indizi che i cittadini potranno carpire per avere la certezza del terremoto in arrivo. Sono gli addetti ai lavori che indagano su tali fenomeni e soltanto loro possono anticipare l’evento cogliendo dettagli che a noi comuni mortali sono preclusi. Ad esempio, la risalita di gas, la deformazione del suolo e il degassamento, tutti fenomeni che se monitorati tempestivamente ci dicono che la scossa è in arrivo.
I punti chiave…
- solo gli esperti possono raccogliere indizi e segnali atti a palesare una scossa in arrivo;
- lo sciame sismico si è attualmente interrotto nella zona flegrea, l’ultima scossa risale alla mattina del 3 ottobre;
- addetti ai lavori e autorità sono all’opera per presentare un piano di evacuazione al consiglio dei ministri.