Entro il 30 novembre 2022 potrebbero essere inviate oltre un milione di lettere ai cittadini da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione.

Oggetto della missiva è l’irrogazione della sanzione per il vaccino, ossia per coloro che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale contro il Covod-19. Il Ministero della Salute ha infatti consegnato l’elenco degli inadempienti all’ex Equitalia, che adesso è pronta per chiedere il pagamento dell’ammenda prevista.

Il condizionale è d’obbligo poiché potrebbe esserci una scappatoia che eviterebbe la necessità di pagare l’importo dovuto.

La sanzione per il vaccino

La sanzione per il vaccino a cui facciamo riferimento è quella di 100 euro a cui è assoggettabile chi è inadempiente rispetto all’obbligo di vaccinazione nelle ipotesi previste.

Il pagamento deve avvenire entro i termini indicati nella lettera che eventualmente si riceverà. Il destinatario cittadino ha, comunque, possibilità di difendersi ad esempio dimostrando di essersi regolarmente vaccinato o di essere esonerato in quanto rientrate in uno degli specifici casi stabiliti dalla legge (ad esempio, perché è un soggetto a rischio affetto da particolari patologie che potrebbero essere non compatibili con il vaccino anti Covid-19).

I destinatari

I soggetti interessati dalla sanzione per il vaccino sono quelli che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario
  • lavoratori impiegati in strutture residenziali, socioassistenziali e sociosanitarie
  • personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, della polizia locale, degli istituti penitenziari, delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori;
  • ultracinquantenni alla data dell’8 gennaio 2022 oppure che compiono il cinquantesimo anno di età in data successiva all’8 gennaio 2022 e fino al 15 giugno 2022.

Destinatari coloro che, rientrando nei soggetti di cui sopra, non si sono vaccinati, o che hanno solo la prima o seconda dose, senza aver rispettato i termini per il richiamo.

La scappatoia che potrebbe evitare il pagamento della sanzione per il vaccino

Come detto in premessa, potrebbe arrivare in extremis una scappatoia che eviterebbe di pagare la sanzione per il vaccino.

Potrebbe, infatti, trovare spazio nella conversione in legge del decreto Aiuti ter un emendamento di sospensione della sanzione in esame.

Per la conversione in legge del provvedimento occorre però aspettare che il nuovo Parlamento diventi operativo dopo il voto del 25 settembre 2022. Solo ieri 13 ottobre 2022 è iniziata la nuova legislatura con l’elezione del Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Oggi, 14 ottobre 2022, è stato eletto anche il Presidente della Camera (Lorenzo Fontana).

Intanto c’ il vaccino contro le varianti omicron.