È arrivata la direttiva Ue per il salario minimoNel pieno rispetto delle diversità nazionali”. L’Unione Europea ha raggiunto l’accordo per favorire i salari minimi adeguati e lo sviluppo della contrattazione collettiva senza però “imporre la sua introduzione in quei paesi in cui non è ancora previsto come l’Italia”. Ma a quanto ammontano gli stipendi nei 21 paesi membri?

A quanto ammontano gli stipendi in Europa

In base ai dati Eurostat aggiornati al 2022 si parte dal Lussemburgo, dove il salario minimo è di 2.257 euro al mese, alla Bulgaria, il paese dove lo stipendio minimo è di 332 euro.

Dunque, il Lussemburgo è il paese con il salario minimo più alto, in cui la paga non può scendere sotto i 2.256,95 euro. Subito dopo si piazzano l’Irlanda con 1.774,50 euro e i Paesi Bassi con 1.725 euro. A seguire la lista di tutti gli altri paesi membri:

– Belgio 1.658,23 euro
-Germania 1.621 euro
-Francia 1.603,12 euro
-Spagna 1.125,83 euro
-Slovenia 1.074,43 euro
-Portogallo 822,50 euro,
-Malta 792,26 euro
-Grecia 773,50 euro
-Lituania 730 euro
-Polonia 654,79 euro
-Estonia 654,00 euro
-Repubblica Ceca 651,70 euro
-Slovacchia 646 euro
-Croazia 623,70 euro
-Ungheria 541,73 euro
-Romania 512,26 euro
-Lettonia 500 euro
-Bulgaria 332,34 euro.

Italia, Danimarca, Cipro, Svezia, Finlandia e Austria sono invece i paesi senza salario minimo. Guardando ai paesi extra Ue, il paragone più calzante è quello che contrappone gli Stati Uniti, dove la paga minima garantita è di 1.109,54 euro e la Turchia con 328,49 euro. All’interno dell’Europa, ma fuori dalle istituzioni europee, figurano l’Albania con 248,43 euro, la Serbia con 401 euro, Montenegro con 532 euro, e il Regno Unito, dove nel 2020 il salario minimo era di 1.583,31. Romania e Lituania sono i paesi dove il salario minimo è cresciuto di più mentre in Grecia si è abbassato dell’1,4%.

Cosa cambierebbe in Italia con il salario minimo

E in italia? Considerando che non è previsto il salario minimo, con l’introduzione di un salario minimo di 9 euro, ai lavoratori andrebbero 8,4 miliardi in più.


In Italia sono circa 4,6 milioni i lavoratori che non raggiungono 9 euro all’ora, pari al 29,7%, ossia uno su tre. Tra i dipendenti privati la percentuale scende al 26,2%. I lavoratori sottopagati rappresentano una larga parte dei lavoratori domestici, dove la percentuale tocca il 90% secondo gli ultimi dati Inps.

Secondo il presidente Carlo Bonomi di Confindustria:

«Il tema del salario non è un tema di Confindustria. I contratti di Confindustria sono tutti oltre i 9 euro l’ora. Quindi non siamo né contrari e nemmeno a favore. Il tema del salario minimo è come verrà costruito. Se vogliamo ridare potere d’acquisto ai lavoratori dobbiamo tagliare le tasse sul lavoro che in Italia sono altissime. Però quelle del ministro Orlando non le ho sentite. Sono comunque pronto a sentirlo e se la sua proposta è migliore della mia la firmo subito»

Con l’introduzione di un salario minimo di 9 euro lordi per tutti i lavoratori, aumenterebbe il costo del lavoro del 20% secondo il consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. La retribuzione andrebbe adeguata per almeno 4 milioni di lavoratori.