Il salario minimo in Italia, fissato a 9 euro, potrebbe diventare realtà dopo la proposta delle opposizioni. Lo scopo è fissare una cifra minima sotto la quale non si può scendere per proteggere le categorie più a rischio. Ma la realtà è ben diversa, perchè in Italia ci sono milioni di lavoratori che non prendono neanche i 9 euro lordi. E non sono affatto pochi. Si parla di almeno 2 milioni di persone, spesso lavoratori impiegati negli hotel, nei campi, nella vigilanza, pulizie, fabbriche e uffici, che non di rado non raggiungono la cifra dei 9 euro lordi.

Ma è davvero così?

Sono almeno 2 milioni i lavoratori che non guadagnano 9 euro all’ora

A dirlo è un rapporto dell’Inps che sottolinea che sono almeno 2 milioni i lavoratori che non guadagnano 9 euro all’ora, considerando anche la tredicesima e il trattamento di fine rapporto, quindi il 13% di tutti coloro che sono impiegati nel settore privato. In particolare emerge che molti di questi lavoratori sono impiegati come domestici, badanti o nell’agricoltura. I numeri cambiano e diventano ancora più sconvolgenti se non si considerano la tredicesima mensilità e la liquidazione.

In questo caso salgono a 4,6 milioni le persone che guadagnano meno di 9 euro lordi. E quindi meno di quanto previsto nei contratti collettivi nazionali. Da questi dati sono chiaramrnte esclusi coloro che lavorano in nero e quindi non è possibile sapere quanto guadagnano con certezza. I più penalizzati sono i falsi autonomi, i falsi partite Iva, i tirocinanti, ma anche chi è retribuito con voucher e in generale chi ha meno di 35 anni. Mediamente, in base agli accordi firmati in Italia – come sottolinea Skytg24 che riporta i dati Istat – la media italiana è 11 euro e 70 centesimi l’ora.

Salario minimo. Il problema di chi si districa tra false partite Iva e falsi contratti di collaborazione

Insomma, la realtà sembra diversa. E se la proposta del salario minimo a 9 euro cerca di proteggere certe categorie penalizzate, è anche vero che sono milioni le persone che non arrivano neanche a questa cifra.

Secondo l’ufficio statistica del Comune di Roma, come scrive Repubblica, sono i giovani fino a 29 anni, in particolare, quelli che restano bloccati in contratti che non garantiscono una paga sufficiente. Si parla di un salario medio di 10.200 euro, contro i famosi 17mila euro garantiti dal salario minimo di 9 euro l’ora.

In sostanza, si tratta di quasi 200mila giovani romani che lavorano sotto la soglia minima. Secondo le analisi del Comune, il 10,8% dei residenti dichiara un reddito inferiore a 15mila euro. Molto circoscritto alla fascia più giovane, a prescindere dalla zona o quartiere di provenienza. Molti giovani lavorano in nero, altri si districano tra false partite Iva, falsi contratti di collaborazione, autonomi e via dicendo.

Salario minimo a 9 euro: ecco quanti italiani prendono già meno, numeri da record

Nel frattempo il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in occasione di un convegno organizzato dall’Università Roma Tre, ha detto la sua sulla posizione della premier Meloni rispetto al salario minimo:

«È comprensibile che la presidente Meloni non creda al salario minimo legale e alla sua necessità, perché guadagna delle indennità che sono fino a 30 volte il salario minimo legale. Ma non si possono chiudere gli occhi sulla realtà italiana dove ci sono milioni di lavoratori e lavoratrici che vengono sfruttati e non portano a casa una busta paga dignitosa»

Riassumendo

  • Si parla ancora della proposta del salario minimo da parte delle opposizioni
  • In Italia emerge che ci sono almeno 2,4 milioni di lavoratori che non arrivano neanche a quella cifra
  • Si arriva a 4, 6 milioni se non si considerano la tredicesima mensilità e la liquidazione
  • I più penalizzati sono i falsi autonomi, le false partite Iva, i tirocinanti, ma anche chi è retribuito con voucher.