Non bastava la minaccia da parte di Putin di una guerra nucleare. Ora c’è anche la nuvola di gas in seguito al sabotaggio  Nord Stream a far tremare l’Europa, Italia compresa. Appena saputa la notizia, i cittadini si sono allarmati temendo una catastrofe. E come biasimarli. In Tv la notizia della nuvola di gas ha fatto il giro del mondo e ci ha messo davanti ad una potenziale disgrazia. Ma sarà davvero così? I ricercatori, almeno per adesso, sembrano scongiurare il pericolo per l’uomo.

Non di certo per il clima.

Secondo Stephen Matthew Platt, scienziato del clima presso l’istituto norvegese di ricerca sull’aria Nilu, la nuvola di gas si sta muovendo anche verso l’Italia mentre secondo l’Onu, si tratta del rilascio più pericoloso mai registrato, con conseguenze temibili per il clima. Basti pensare che il metano fuoriuscito al largo dell’isola danese di Bornholm, corrisponderebbe all’emissione di un anno in una grande città. Numeri che fanno davvero paura.

Sabotaggio Nord Stream e rischio scorie chimiche, cosa sta succedendo

Non è neppure ancora chiaro se la nuvola arriverà davvero in Italia – ma in ogni caso nessuno si accorgerà – perché la nube di metano è inodore, come hanno sottolineato i ricercatori. Per adesso ha già attraversato Belgio, Francia e parte dell’Inghilterra ma gli esperti sottolineano che solo in ambienti chiusi sarebbe davvero pericolosa per l’uomo. Secondo Valerio Paolini del Cnr, a questi livelli il metano non è tossico o inquinante ma “contribuisce a livello globale al cambiamento climatico”.

In ogni caso, la manomissione dei gasdotti Nord Stream, ha provocato un vero e proprio disastro ambientale a seguito delle perdite di metano. L’agenzia per l’ambiente finlandese, Syke ha lanciato un allarme per scorie chimiche. Secondo Paolo Cristofanelli, ricercatore dell’Isac-Cnr per il progetto Rete Icos, la nube non è stata ancora rilevata nel Nord Italia, quindi potrebbe essersi diluita nell’aria o potrebbe aver cambiato direzione.

Mentre continuano le ricerche, soprattutto per capire quali saranno i rischi ambientali possibili, gli esperti stanno cercando di scoprire chi ha sabotato i gasdotti.

Sabotaggio potrebbe essere opera dei robot

La Russia incolpa gli Usa, mentre l’Europa, Mosca. Secondo il The Guardian, il sabotaggio potrebbe essere opera dei robot che svolgono la manutenzione alle tubature. La preoccupazione è alta, soprattutto per le infrastrutture legate alla connessione digitale. Insomma, da qualunque lato la si guardi la guerra scatenata dalla Russia ha portato solo problemi economici e anche ambientali all’Europa. Dopo l’inflazione galoppante e i rincari generali di bollette e generi alimentari, la nuvola di gas ci mette di fronte ad un’altra grave incognita.