A distanza di una decina di giorni dalle elezioni politiche del 25 settembre, una notizia che si può definire bomba ha smosso tutta la politica. In queste settimane ci eravamo abituati a sentirne di cotte e di crude, tra attacchi, scontri e qualche fake news. Questa però le supera tutte e rischia di rimanere al centro dei dibattiti per molti giorni. Nelle ultime ore un report dell’intelligence americana sta provocando uno tsunami di reazioni di dimensioni bibliche. Secondo quanto riportano gli 007 statunitensi, dal 2014 ad oggi la Russia avrebbe finanziato i partiti di 24 Paesi per circa 300 milioni di dollari.

Le nazioni coinvolte sarebbero le stesse alleate dell’Occidente. Lo scopo? Influenzare l’azione di questi partiti per favorire la narrazione russa. A tal riguardo, l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina sarebbe solo uno dei tanti esempi.

Russia e partiti politici, le reazioni in Italia

Il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), Adolfo Urso, ha smentito che nel report dell’intelligence americana ci siano partiti italiani. Nonostante ciò, c’è chi punta lo stesso il dito contro la Lega di Matteo Salvini. È il caso di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro ed esponente del Partito democratico.

Ospite della trasmissione Stasera Italia, l’esponente dem ha dichiarato che la Russia “aveva scommesso particolarmente sulla Lega”. Poco dopo è arrivata secca la smentita del Carroccio, che ha anche aggiunto di “aver dato mandato ai propri legali di querelare chiunque citi impropriamente il partito e Matteo Salvini”.

Il Carroccio nega nella maniera più assoluta che abbia mai ricevuto un euro da parte della Russia di Vladimir Putin. Al contrario, sostiene la Lega, in passato ad incassare soldi dal Cremlino sono stati il quotidiano Repubblica e il PCI.

Anche Matteo Salvini è voluto intervenire sulla questione. Per il segretario nazionale della Legaè strano che a dieci giorni dal voto arrivino queste fake news”.

Non solo, Salvini ha ricordato che in tutti questi anni di inchieste non è mai stato trovato nulla contro il partito. Un motivo ci sarà pure?

Verso il voto alle elezioni politiche

Della questione Russia e partiti politici, è quasi certo, si continuerà a parlare anche nei prossimi giorni, gli stessi che precedono il voto. È probabile quindi che i partiti facciano più volte riferimento alla vicenda, cercando di portare acqua al proprio mulino. Questa è la politica, queste sono le elezioni.

Non è ancora dato sapere se dagli Stati Uniti arriveranno notizie in tal senso. Al momento, restano valide le dichiarazioni del numero uno del Copasir, Adolfo Urso, che ha negato il coinvolgimento dell’Italia. Qualora ci fossero novità rilevanti nei prossimi giorni, non sono nemmeno da escludere possibili ripercussioni nelle scelte di Sergio Mattarella. Ma un passo alla volta, il tempo è sempre galantuomo.