Ci siamo, la Riforma Cartabia sul processo civile sta per portare finalmente i suoi frutti. Dal primo marzo entreranno in vigore le nuove norme per il rito unico su separazione e divorzio. Vediamo nel dettaglio cosa cambia precisamente e chi potrà godere di queste novità annunciate.

Rito unico separazione e divorzio, ecco cosa cambia

Si anticipano le novità in arrivo per il processo civile. La Riforma Cartabia aveva fissato la data per il 30 giugno, ma le novità saranno anticipate anche dal primo marzo.

Questo grazie alla nuova legge di bilancio che ha modificato le disposizioni transitorie. Per vedere attuative tutte le novità, come quelle annunciate sulle adozioni, dovremo comunque attendere ancora un bel po’, ma dalla data sopra indicata ci saranno comunque interessanti cambiamenti in merito al rito unico di separazione e divorzio. Ma chi saranno coloro che potranno godere della nuova riforma? A essere compresi nel rito unificato saranno i procedimenti istituiti dal 28 febbraio 2023 in poi.

Ma quali sono i cambiamenti sostanziali che stanno per arrivare? Una delle prime novità riguarda le dedizioni scritte. Stiamo parlando dei testi difensivi che ora i coniugi potranno presentare autonomamente entro la prima udienza. Ciò permetterà di ridurre i tempi dei procedimenti legali ottimizzando al meglio l’intero sistema processuale. In realtà, però, gli avvocati non sono particolarmente contenti della cosa, poiché temono che tali scritti autonomi possano essere stilati in modo errato, finendo per allungare, invece di diminuire, i tempi di un processo sostanzialmente pacifico.

Gli altri aspetti innovativi

Una delle novità più importanti riguarda l’istituzione di un tribunale unico per le famiglie, il quale dal 2025 si occuperà di quelle cause che altrimenti verrebbero processate dai tribunali per minori. Soppresso quindi quest’ultimo, soppiantato interamente dal nuovo tribunale in arrivo. Tale tribunale sarà costituito da una sezione distrettuale e varie sezioni circondariali.

Queste ultime si occuperanno, tra le altre cose, della decadenza della potestà genitoriale, il riconoscimento dei figli, l’affido temporaneo e il patrimonio dei minori. I tribunali distrettuali, dislocati in ciascuna sede di corte d’appello, si occuperanno invece adozioni, sorveglianza, procedimenti penali, immigrazione, cittadinanza e altro ancora.

Per quanto riguarda separazione e divorzio, dal primo marzo saranno eliminate tutte le differenze di rito. Abolita quindi l’udienza presidenziale, con l’introduzione da parte della legge di un indice relativo ai requisiti del ricorso. Detto ciò, i procedimenti per separazione e divorzio, oltre che per l’affidamento dei minori nati fuori dal matrimonio, sarà il medesimo che è stato già delineato dall’articolo 711 del Codice di procedura civile. I genitori saranno quindi tenuti a stabilire e pianificare preventivamente gli impegni delle attività svolte dai minori, come scuola, sport, attività extrascolastiche, vacanze abituali, frequentazioni e altro ancora.