Per ristoranti, bar e palestre che non chiedono Green Pass: su Telegram ci sono le mappe. Con tanto di nome del locale e di indirizzo. Stando a chi compila queste mappe, quindi, ci sarebbero ristoranti, bar e palestre che non chiedono la certificazione verde per il consumo al tavolo al chiuso escludendo il bancone.
Questi gruppi Telegram sembrerebbero essere vicini ai cosiddetti movimenti No-Pass che, tra l’altro, bollano il Green Pass come un obbligo di vaccinazione mascherato. In queste mappe Telegram, chiaramente, non ci sono riferimenti alle discoteche che per legge restano ancora chiuse.
Ristoranti, bar e palestre che non chiedono Green Pass: su Telegram ci sono le mappe
Quel che è certo è che la maggioranza dei ristoratori rispetta le regole. Ma non si può escludere che qualche bar, ristorante, ed anche qualche palestra, non abbia assolutamente voglia di fare il controllore.
Anche perché spesso le reazioni dei clienti non sono sempre composte. Tra chi, pur avendo il Green Pass, non lo vuole esibire per una questione di principio. E chi invece, senza la certificazione verde, prima si siede al tavolo dei ristoranti al chiuso, e poi magari si alza e se ne va se il titolare gli chiede il Green Pass.
Il momento è difficile per i pubblici esercizi, cosa succederà in autunno?
In questi gruppi Telegram, tra l’altro, ci sarebbero pure indicazioni non solo sui ristoranti. Ma anche su cantine per la degustazione, cinema e addirittura centri medici che non chiederebbero il Green Pass. Al netto dell’attendibilità di questi dati, è chiaro che per i pubblici esercizi il momento è difficile.
Certo, sempre meglio del lockdown, ma è chiaro che, a soli due giorni dal Green Pass obbligatorio, in certi frangenti la situazione può farsi caotica. Ma anche svantaggiosa per tutti quei bar e quei ristoranti che non possono mettere i tavoli all’aperto.