Alla faccia dei voli meno cari, nel 2024 potremmo dover pagare ancora di più i biglietti aerei. Si è parlato per mesi dei prezzi dei biglietti sempre più alti, spesso raddoppiati, soprattutto verso mete a corto-medio raggio. Il problema fino a oggi era legato alle compagnie costrette ad aumentare le tariffe per far fronte all’aumento del prezzo del carburante. Senza contare la troppa domanda subito dopo la pandemia di covid, a cui i vettori non erano in grado di rispondere a causa dei licenziamenti durante la pandemia.

Un insieme di fattori che hanno portato ai famosi rincari dei voli. Il problema è che nel 2024 potrebbero costare ancora di più.

Rincari voli aerei, prezzi ancora più alti con l’aumento della tassa di imbarco

Nell’ultima bozza della Legge di Bilancio, infatti, si parla dell’ipotesi che i Comuni che hanno un aeroporto nel loro territorio possono incrementare di altri 3 euro la tassa d’imbarco per i passeggeri in partenza.
Come riporta il Corriere della Sera, questa misura potrebbe portare 380 milioni di euro in più alle casse comunali. Ma apre anche a una nuova lotta con i vettori, che ancora devono superare del tutto il periodo della pandemia. Nell’articolo 80, Sostegno finanziario per enti al termine della procedura di dissesto finanziario, si legge che i Comuni che al 31 dicembre hanno finito il periodo di risanamento di cinque anni possono istituire, con apposite delibere, un incremento dell’addizionale sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale di massimo 3 euro.

Come riporta il quotidiano milanese, quindi, se al momento la tassa di imbarco varia da 6,5 a 9 euro, in base all’aeroporto, nel caso in cui si decidesse di mettere in pratica l’aumento di 3 euro, chi parte andrebbe a pagare un importo da 9,5 a 12 euro. Tutto ciò mentre i prezzi dei voli potrebbero già aumentare a causa della troppa domanda.

Ma anche per le tensioni internazionali, gli aumenti dei costi delle materie prime e le norme legate all’ambiente.
Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti, al Corriere ha spiegato che la norma dell’addizionale è preoccupante perché potrebbe danneggiare il sistema aeroportuale ma anche chi viaggia.

Cosa succede se aumenta la tassa

Chiaramente, se aumenta l’imposta, aumenta anche il prezzo del biglietto, che già di suo è caro. Senza dimenticare che si cercano di trovare soluzioni per abbassare i prezzi. Come ha fatto notare un portavoce di easyJet al quotidiano, nel corso del tempo, l’addizionale è aumentata partendo da 1 euro nel 2004 fino a salire a 6,5 euro nel 2012. Se davvero dovesse aumentare di 3 euro, ciò vorrebbe dire per i passeggeri pagare di più il biglietto. Nel giro di un anno i voli sono aumentati molto di prezzo, anche se di fatto ciò non scoraggia chi deve partire.

Dopo la pandemia, infatti, le persone che hanno ripreso a viaggiare sono persino aumentate rispetto al 2019. Un dato che forse contrasta con i prezzi dei biglietti aerei sempre più cari, ma fa capire che sono mutate le necessità e le esigenze dei cittadini, che seppur costretti a pagare un volo anche il 50% in più rispetto a uno o due anni fa, non rinunciano agli spostamenti. Diverso il discorso per coloro che devono volare per lavoro, studio o per motivi non legati al turismo.

Riassumendo

  • I voli aerei sono sempre più cari e rischiano di costare ancora di più
  • Questo a causa della tassa d’imbarco per i passeggeri in partenza, che potrebbe aumentare di 3 euro
  • Chi parte andrebbe a pagare un importo da 9,5 a 12 euro.