Il caro voli continua a far discutere non poco. Alcuni giorni fa, il Governo ha incontrato alcune compagnie aeree che operano in Italia per avere spiegazioni in merito ai rincari dei voli. Entro breve dovrebbe arrivare la risposta e poi il 20 luglio è in programma una nuova riunione per fare il punto della situazione e trovare una soluzione. L’obiettivo è chiaro: far abbassare le tariffe dei voli. Nel frattempo, è emerso che alcune tratte sono davvero care rispetto ad altre. E proprio queste tratte sono nel mirino del governo.

Le compagnie interessate sono Ryanair, Wizz Air, easyJet, Aeroitalia, Ita Airways e Neos.

Si attende intervento

Il Corriere della Sera ha svolto un’analisi sui collegamenti aerei che sono finiti nel mirino del governo a causa del rincaro dei prezzi. La rotta più trafficata, ma anche quella dove i prezzi sono aumentati di più, è la Roma- Catania, che conta 25 voli al giorno ma è aumentato anche il costo del 76% rispetto a un anno fa.
Nonostante tra giugno e agosto l’aumento sia calato, secondo l’indagine si registra comunque un +52,3%.
Va detto che l’analisi del Corriere ha considerato i dati provenienti dalle piattaforme specializzate che indicano i prezzi medi pagati, ma anche il prezzo dei voli a distanza di un mese, due, tre o sei dalla partenza. In sostanza, si tratta di un’indagine che ha tenuto conto di ogni posto venduto nelle rotte che fanno parte dell’analisi.

Le tratte italiane dove i voli areo costano molto più cari

Nella riunione dei primi di luglio, il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, ha dato tempo alle compagnie fino a metà mese per fornire spiegazioni in merito all’aumento dei prezzi, soprattutto in alcune tratte italiane, come quelle che collegano Milano, Venezia e Roma a Palermo, Catania e Cagliari. Infatti, guardando all’indagine del quotidiano, è emerso che tra gennaio e maggio i voli da Milano Malpensa, Bergamo e Linate, per Palermo sono diventati più cari del 45%, quelli per Catania del 37% e quelli per Cagliari di quasi il 25%.

Non va meglio neanche per altre tratte come i voli per Bari, aumentati del 52%, Brindisi del 47% e Olbia del 38%.

Da Roma Fiumicino e Ciampino per Palermo, invece, la tariffa è salita del 54% e per Catania, addirittura, del 76%, mentre per Cagliari del 55%. Si segnalano anche rincari per Bari, Brindisi e Olbia, dal 64% al 39%. Da Venezia, i rincari sono ancora maggiori. Sulla tratta Venezia- Catania e Venezia-Bari l’aumento è stato del 73% rispetto a un anno fa, per Brindisi del 66%, per Palermo 64%, per Cagliari del 50% e per Olbia del 52%.

Rincari voli aerei, ecco le tratte con prezzi dei biglietti altissimi nel mirino del Governo

Nonostante i prezzi in forte rialzo, però, le compagnie viaggiano a pieno ritmo e i voli sono tutti pieni. Per questo, il ministro Adolfo Urso ha anticipato che se le compagnie non daranno spiegazioni in merito e se non ci sarà una riduzione dei prezzi, il governo interverrà. Dal canto loro, le compagnie si giustificano parlando di rincari del carburante riferito all’acquisto dello scorso anno e un’offerta che non è ancora ai livelli pre-covid.

Insomma, Mr. Prezzi deve vederci chiaro e capire se i vettori stanno speculando. Come scrive Corriere della Sera, che riporta le spiegazioni degli addetti ai lavori, per il governo non sarà facile intervenire sui prezzi dei voli. Potrebbe effettuare una segnalazione di Mr. Prezzi all’Autorità garante della concorrenza e del mercato su una possibile:

“collusione tra le compagnie aeree che, attraverso un «cartello», potrebbero aver stabilito i prezzi”

Non sembra, però, una via semplice e comunque sarà lunga. Ad oggi, insomma, non è affatto chiaro che cosa cambierà dopo la riunione del 20 luglio e se per le compagnie davvero arriverà il momento di dover abbassare i prezzi di voli.

Riassumendo

  • Continua il problema del caro voli
  • Alla luce dei prezzi sempre più alti delle tratte italiane
  • Corriere ha effettuato un’indagine su alcuni collegamenti italiani sottolineando gli aumenti molto alti
  • In particolare sono aumentate le tratte da Milano, Roma e Venezia per Catania, Palermo, Cagliari, Bari, Brindisi e Olbia
  • Ora il governo potrebbe intervenire per far abbassare le tariffe.