Per quanto ancora dovremo pagare tanto un biglietto aereo? È una domanda a cui non è semplice trovare una risposta. Almeno per adesso. Continua a tenere banco il tema dei rincari dei voli aerei che ormai da mesi sta interessando gli italiani costretti a pagare cifre folli. Giorni fa, Mister Prezzi aveva convocato le compagnie aeree per avere delucidazioni sui prezzi dei voli così alti. I vettori avranno 10 giorni di tempo per rispondere e il 20 luglio è prevista poi una riunione definitiva. Rispetto allo scorso anno, infatti, molte indagini hanno appurato che i voli hanno prezzi sempre più alti, anche più del 40% nel caso delle tratte nazionali e di quelle europee.

Più contenuti gli aumenti per i collegamenti intercontinentali.

Si spera in un abbassamento dei prezzi da parte delle compagnie

Di fatto, chi vuole andare in vacanza, è costretto a pagare cifre folli per un volo, a cui si aggiungono tutti gli altri rincari riferiti alle vacanze: hotel, ristoranti e trasporti, che pure hanno subito degli aumenti.
Ospite a l’Aria che Tira su La7, il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è tornato sul tema dei voli e in merito alla riunione di alcuni giorni fa, ha chiarito di aver avuto le prime risposte:

“Le prime sei compagnie hanno detto che l’acquisto del kerosene è stato fatto mesi fa quando i prezzi erano più elevati. Mi aspetto quindi a breve la riduzione delle tariffe”

Il ministro ha sottolineato che si sta cercando di trovare nuove soluzioni, anche perchè non è possibile permettere che il caro voli rovini la stagione turistica, che di fatto sta andando anche bene. Insomma, il governo spera e conta in un taglio delle tariffe aeree nel giro di qualche settimana. Non è ancora chiaro quando di preciso, ma si auspica che entro breve le tariffe aeree possano tornare a livelli accettabili.

Come scrive il Messaggero poi, se i prezzi non dovessero abbassarsi, potrebbero entrare in scena anche l’Antitrust e la Guardia di finanza.
Nonostante il calo delle quotazioni del cherosene, infatti, i prezzi dei voli sono aumentati del 43,9% rispetto al 2022.

La nuova riunione è prevista il 20 luglio

In tal senso, il ministro auspica che la moral suasion possa avere qualche effetto. Un pò come è successo con i carburanti. Dopo il decreto trasparenza dei carburanti, infatti, la benzina è tornata a livelli pre-guerra – ha detto Urso- in questo caso il governo farà la stessa cosa con il settore aereo e a quel punto ci si aspetta anche spiegazioni significative. La nuova riunione è prevista il 20 luglio, quando è stata convocata anche la Commissione di allerta rapida sul caro-voli degli ultimi mesi. Le verifiche del MIMIT si concentrano soprattutto sull’andamento dei prezzi di alcune tratte italiane, come quelle che collegano le grandi città: Roma, Milano, Venezia, Palermo, Catania e Cagliari. Per quanto riguarda, invece, le compagnie aeree presenti, ci saranno Ita Airways ma anche Ryanair, Wizz Air, easyjet, Malta Air, Neos e Aeroitalia.

Voli aerei carissimi, i prezzi si abbasseranno? Ipotesi tariffe biglietti in calo

Ovviamente, considerando che il periodo di vacanze estive è già iniziato, non sarà semplice trovare una soluzione a stretto giro. Ne sono convinte anche le associazioni dei consumatori. Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: “Non serve a nulla un’informativa se non seguono decreti contro le speculazioni”.
Il problema, poi, è che ormai una larga fetta di italiani ha già acquistato i voli per le vacanze estive, pagando anche il 40% in più rispetto allo scorso anno. È chiaro, quindi, che ogni nuova mossa sarà volta a trovare una soluzione per il futuro e almeno si spera che entro l’autunno i prezzi dei biglietti possano tornare a prezzi accettabili.

Riassumendo

  • È ancora in auge il problema del caro voli
  • Dopo la riunione dei giorni scorsi, il ministro Urso aspetta le risposte delle compagnie e ora auspica un calo delle tariffe
  • Potrebbero scendere in campo anche la Guardia di Finanza e Antitrust
  • I voli sono aumentati quasi del 50% in un anno
  • Se ne saprà di più il 20 luglio.