I rincari dei voli aerei sono un argomento che sta facendo discutere molto. I prezzi dei biglietti sono aumentati in modo significativo, e questo sta mettendo a dura prova i portafogli dei consumatori.
I rincari aerei sono un fenomeno che si sta verificando in tutto il mondo, e anche in Italia. I prezzi dei biglietti sono aumentati parecchio negli ultimi mesi, e questo è un problema per chi deve viaggiare. Quanto costano adesso i voli aerei? Il costo di un volo dipende da diversi fattori, tra cui la destinazione, la compagnia aerea, la data di partenza e il periodo dell’anno.

In generale, però, i prezzi dei voli sono aumentati del 20% rispetto all’anno scorso, forse anche di più. Ad esempio, un volo da Roma a New York costa in media 600-700 euro, mentre un volo da Milano a Parigi costa in media 200-300 euro. Quali sono i motivi dei rincari?

Rincari voli aerei, è guerra dei prezzi: un problema che non sembra trovare soluzione

I rincari dei voli sono dovuti a diversi fattori, tra cui l’aumento del costo del carburante, la ripresa della domanda di viaggi dopo la pandemia di COVID-19 e la riduzione dell’offerta di voli. Le compagnie aeree hanno ridotto la propria offerta durante la pandemia, e questo ha creato una situazione di scarsità che sta spingendo i prezzi verso l’alto.
Gli aumenti dei prezzi dei voli continuano a rappresentare un problema non di poco conto. Tanto che anche le sigle di rappresentanza stanno discutendo o meglio hanno aperto un dibattito con i gestori aeroportuali. Le sigle di rappresentanza delle aviolinee pensano che l’aumento delle tariffe sia cresciuto a un livello minore mentre i secondi sostengono l’opposto. Come riporta il Corriere, tutto è nato da una nota della Iata che recita:

«I viaggiatori in Europa stanno beneficiando di tariffe aeree inferiori all’inflazione, mentre il mercato continua la sua ripresa post Covid.

Gli ultimi dati sul traffico mostrano per i vettori europei un calo di appena il 3,6% rispetto al picco del 2019»

Il problema dei voli sempre più cari, sopratutto durante le feste

Il concetto è chiaro: considerando la volatilità dei prezzi del carburante e gli aumenti dei salari, quindi, si tratta di un risultato molto importante. Alla nota della Iata ha fatto seguito la replica di Aci Europe, l’associazione che accorpa gli aeroporti del continente secondo cui:

«I dati indipendenti mostrano che l’aumento medio delle tariffe è stato in realtà del 38% nei mesi estivi (3° trimestre), cioè quasi due volte l’aumento dell’indice medio dei prezzi al consumo (+20,8%)»

Come ha chiarito Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, solo a ottobre le tariffe sono aumentate del 47% se prenotare 3 mesi prima. Insomma, ormai sembra davvero una guerra di prezzi. E i rincari dei voli a Natale lo dimostrano ancora di più.

Riassumendo

  • Si continua a parlare dei rincari dei voli aerei, un tema che è tornato in auge adesso durante il periodo che precede le feste
  • Secondo la Iata i viaggiatori in Europa stanno beneficiando di tariffe aeree inferiori all’inflazione
  • Di diverso parere Aci Europe che spinge sul fatto che i prezzi sono aumentati del 38% nei mesi estivi.