I rincari dei prezzi per la spesa alimentare sono diventati un problema per la maggior parte delle famiglie. A marzo l’inflazione è arrivata al 6,5% anche a causa della guerra in Ucraina. Ad impattare anche il rincaro di luce, gas, carburante che hanno avuto un peso non indifferente. I prodotti alimentari e le bevande fanno registrare un’impennata del 5,8%, per cui, come riporta l’Unione Nazionale Consumatori, significa che per le famiglie si tratta di una maggiore spesa.

Rincari prezzi spesa: le città dove si paga di più per mangiare e bere

Per una coppia con due figli il costo è di 434 euro, per chi ha un figlio di 391 euro con una media generale di 323 euro a famiglia e 302 euro solo per il cibo.

Guardando alle singole città italiane, l’associazione ha stilato una classifica delle città e delle regioni che hanno registrato i maggiori rincari annui guardando solo ai prodotti alimentari e le bevande. Come fa sapere Massimiliano Dona:

«Le disparità sul territorio sono davvero notevoli: si passa dal +8,4 per cento di Imperia, in Liguria, al +2,4 per cento di Pisa, in Toscana. A conti fatti sono ben 6 punti percentuali di differenza.
In termini di spesa aggiuntiva annua si oscilla dai 492 euro di Benevento (Campania) ai 139 euro di Pisa, con un divario di 353 euro»

Imperia è la città con la maggior inflazione per cibo e bevande analcoliche con 447 euro per una famiglia media. Al secondo posto figura Catania, al terzo Perugia e Viterbo con un rialzo rispettivamente di 426 e 464 euro. La classifica continua con Ascoli Piceno e Benevento ( 455 euro e 492 euro).
Milano si trova solo al 74esimo posto. Secondo l’UNC:

«Da una parte nel capoluogo lombardo c’è maggiore concorrenza rispetto ad altre città. Questo fa sì che i prezzi siano più controllati. Dall’altra, per far fronte alla crisi degli ultimi tempi, i milanesi tendono a spendere il meno possibile anche per spese obbligate come queste.

Non vedendo una ripresa, i commercianti preferiscono mantenere i prezzi come sono. Oppure entrambe le ipotesi insieme».

La classifica delle città e regioni più care

Le città più virtuose sono Pisa, Siena, Parma e Como, dove la spesa varia da +139 euro fino a +184 euro.
Per quanto riguarda le regioni, la Basilicata è quella dove il rincaro si è fatto sentire maggiormente, 420 euro , seguita dal Molise e la Calabria. Maggiore inflazione segnalata in Umbria.
Di seguito la classifica completa delle città e regioni con più rincari legati al cibo e bevande:

1. Benevento-Rincaro 492 euro
2. Viterbo 464 euro
3. Ascoli Piceno 455 euro
4. Imperia 447 euro
5. Perugia 426 euro
5. Potenza 426 euro
7. Catania 419 euro
8. Reggio Calabria 414 euro
9. Catanzaro 402 euro
10. Vicenza 399 euro

1. Basilicata – 420 euro
2. Molise 409 euro
3. Calabria 408 euro
4. Campania 406 euro
5. Umbria 399 euro
6. Sud 376 euro
6. Sicilia 360 euro
7. Abruzzo 357 euro
8. Lazio 355 euro
9. Isole 351 euro
9. Veneto 343 euro
9. Friuli Venezia Giulia 343 euro
11. Trentino Alto Adige 337 euro
12. Liguria 335 euro
13. Nord Est 335 euro
13. Sardegna 333 euro
13. Valle d’Aosta 333 euro
15. Puglia 326 euro
16. Marche 324 euro
Centro 320 euro
17. Emilia-Romagna 309 euro
18. Piemonte 291 euro
Nord-ovest 268 euro
19. Toscana 249 euro
20. Lombardia- 228 euro.